Un giorno di pioggia a New York, al cinema il nuovo film di Woody Allen con Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez e Jude Law
Mina, i piatti Royal Copenhagen e i film di Woody Allen: sempre puntuali, ogni anno, come una tassa. A questo giro però Woody arriva più tardi del solito (il 2018 è stato il primo anno dal 1981 senza un suo film in sala). Difatti – tra le altre cose – Un giorno di pioggia a New York è il film che ha segnato la fine del sodalizio tra Amazon Studios e il regista di Manhattan (collaborazione che ha dato la luce a Café Society, la miniserie in sei episodi Crisis in Six Scenes e Wonder Wheel, il suo dramma migliore da Match Point, 2005). L’uragano #meetoo ha portato il colosso americano a prendere la decisione bloccare la distribuzione del film, con conseguente causa legale intentata da Allen contro il distributore e il pericolo che il film non vedesse mai il buio delle sale. Amazon Studios ha infine liberato il film, lasciando a Allen e ai produttori libertà distributiva. Così, con un anno di ritardi e polemiche (attori che si dissociano, dibattiti e cachet donati in beneficenza), Un giorno di pioggia a New York arriva finalmente al cinema (da noi dal 28 novembre). 
Timothée Chalamet (Call me by your name, The King) è il giovane rampollo di una famiglia bene newyorkese che romanticamente vive nell’ambizione di sogni appartenenti a mondi e epoche passate. È un piccolo genio in erba, pittoresco e old fashioned, vince bei soldoni a poker e fa di tutto per mantenersi a debita distanza dai facoltosi genitori. Il giovane studente, senza alcuna idea di cosa fare nella propria vita, vorrebbe solo passare un weekend romantico a New York con la sua ragazza (Elle Fanning), figlia di banchieri arricchiti di Tucson, ex reginetta del liceo aspirante giornalista. New York con la pioggia è così romantica!, che c’è di meglio di una cena in un ristorante con piano bar dove suonano vecchi standard jazz? Questi, da buon fan di Chet Baker, i propositi del romantico e stralunato protagonista. Ovviamente tutto quello che può andare storto lo farà, come è giusto che sia in una commedia “vecchio stile” (pensiamo Peter Bogdanovich, What’s Up, Doc?, per non citare tutti gli Allen storici).
Un giorno di pioggia a New York, cinematograficamente parlando, è una vera è propria trappola: una delle migliori commedie romantiche di Allen da diversi anni a questa parte che unisce, da una parte, tutti i temi classici dell’autore (rendendolo a tutti gli effetti il risultato di un generatore automatico di film di Woody Allen), e dall’altra, un cast calamita per il pubblico della Generazione Z ( l’amatissimo Timothée Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez).
Il protagonista, ovviamente, è un avatar del regista, che si tiene però lontano dal trappolone dell’autofiction (nonostante qualche nota di geniale sarcasmo che non può che far pensare alla sua chiacchieratissima vita privata), ma attinge a piene mani da sé stesso, dal proprio cinema e dalle proprie passioni (e nevrosi), riuscendo in un’opera di grande leggerezza e profondità. Il tutto benedetto dalla fotografia di Vittorio Storaro.
Timothée Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez polarizzano su di loro i tòpoi della cinematografia di Woody Allen: la memoria e la poesia malinconica verso un mondo “vintage” fatto da ricordi inventati e di epoche mai vissute, il tutto accompagnato dall’immancabile colonna sonora jazz e condito dall’ironia di Woody Allen, classica, brillante e colta. I fan dei giovani protagonisti non capiranno nemmeno mezza freddura, i loro genitori invece sapranno apprezzare compiaciuti.
