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Gocce di candido erotismo. Le narrazioni iperrealiste di Gérard Schlosser

Gérard Schlosser, Mother of God

Candidi seni, mani incrociate, gambe affusolate, fianchi delicati. Gérard Schlosser, tra i protagonisti della Pop Art francese e della Figuration Narrative, è il maestro del dettaglio intimo e sensuale reso in chiave iperrealista.

Nato a Lille nel 1931, Gérard Schlosser, che vive e lavora a Parigi, porta avanti da anni una forma espressiva perfettamente riconoscibile: dipinti iperrealisti dal forte impatto cinematografico, caratterizzati da colori pastello e  da un erotismo candido e talvolta ingenuo. Secondo il suo modus operandi, tutto inizia con la fotografia: l’artista si interessa al corpo umano, che immortala in situazioni quotidiane e banali. In seguito, ne ricava un dettaglio interessante che traspone su tela.

La purezza di un seno che emerge da una camicetta appena sbottonata, due nuche strette in un abbraccio intenso, un paio di jeans a vita bassa che lasciano intravedere un fianco o un ombelico, l’ombra delle foglie che disegna le sue forme sulle gambe di una ragazza. Particolari del corpo che trasmettono un’intimità candida e una sensualità innocente, esaltando la femminilità.

Nel video della Galerie-s-mortier, uno spaccato della quotidianità dell’artista francese, all’opera nel suo atelier. 

Gérard Schlosser, Mother of God
Gérard Schlosser, Il n’y sera plus
Gérard Schlosser, Au laser

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