“Condivisione, molteplicità e solidarietà, nell’arte come nella società”. In un momento di crisi politica in Gran Bretagna e in gran parte del mondo: così gli artisti finalisti chiedono alla giuria l’ex aequo
“In questo momento di crisi politica in Gran Bretagna e in gran parte del mondo, quando ci sono già tante cause che dividono e isolano le persone e le comunità, ci sentiamo motivati a sfruttare l’occasione del premio per fare una dichiarazione collettiva, in nome della condivisione, della molteplicità e della solidarietà, nell’arte come nella società“. Con questa istanza, accolta dalla giuria presieduta dal direttore della Tate Britain Alex Farquharson, il Turner Prize 2019 è stato assegnato per la prima volta a tutti i finalisti nel prestigioso premio assegnato quest’anno presso il Turner Contemporary di Margate, nel Kent: Lawrence Abu Hamdan, Helen Cammock, Oscar Murillo e Tai Shani. La giuria era composta da Alessio Antoniolli, Direttore di Gasworks & Triangle Network, Elvira Dyangani Ose, Direttore della Showroom Gallery di Londra, Victoria Pomery, Direttore dello stesso Turner Contemporary di Margate, e dallo scrittore Charlie Porter.
https://www.tate.org.uk/art/turner-prize