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Eccezionali ritrovamenti e grandi classici. Buzzi, Ponti, Portaluppi: l’asta di Design de Il Ponte

Arti Decorative del ’900 e Design in asta il 17 e il 18 dicembre nella sede di viapitteridieci a Milano de Il Ponte.

I preziosi arredi disegnati nel 1929-30 da Tomaso Buzzi per la camera da letto dell’architetto Ambrogio Gadola di Milano, appartengono a un più ampio progetto, che dal disegno del palazzo per il costruttore milanese giungeva a definire i singoli arredi per gli ambienti interni. I mobili rappresentano un eccezionale ritrovamento, finora ignoto, suffragato dai documenti dell’Archivio Buzzi alla Scarzuola. Concepiti dall’estro elegante e colto di Buzzi condividono e anticipano il disegno d’insieme e alcuni dettagli decorativi dei mobili realizzati per il conte Alessandro Contini Bonacossi e sua moglie.

Tomaso Buzzi
Secretaire da camera, esecuzione Turri, Bovisio 1929-30 ca
Stima € 7.000-9.000

Carlo Mollino progettò l’auditorium Rai di Torino nel 1952, disegnandone gli arredi che lo avrebbero completato negli anni successivi. Due file originali di poltroncine della platea, eccezionalmente conservate senza modifiche o alterazioni, costituiscono una testimonianza rara e preziosa di quel raffinato e stupefacente progetto, e saranno esitati accanto a due letti sovrapponibili in legno di rovere del 1955, provenienti dalla Casa del Sole di Cervinia.

Carlo Mollino
Una fila di cinque poltrone con sedile a ribalta, Torino 1957-1958
Stima € 28.000-30.000

Da una abitazione di Torino provengono anche due rarissime poltrone e una bergère disegnate dall’architetto di origine udinese Ottorino Aloisio, protagonista del MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale) accanto a Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini, e colto disegnatore dallo stile elegante e ardito.

Ottorino Aloisio
Poltrona nergère, produzione Colli, Torino 1957 ca
Stima € 3.000-3.500

Altrettanto emblematiche per il design italiano sono le due poltroncine attribuite a Giulio Minoletti, probabili prototipi delle sedute disegnate dall’architetto milanese tra il 1948 e il 1953 per i vagoni del celebre Elettrotreno Breda ETR 300 “Settebello”.

L’opera di Gio Ponti, di cui si celebra il talento anche in Italia con una mostra al MAXXI di Roma dopo quella al MAD di Parigi, è rappresentata da diversi arredi, tra cui spicca per eleganza e ingegno costruttivo un mobile da camera a cassetti, stipi e pianetti estraibili, proveniente da un appartamento all’interno di un elegante condominio milanese disegnato da Ponti nel 1958.

Gio Ponti
Mobile da camera, esecuzione Radice, Milano 1958ca
Stima € 2.500-3.500

Piero Portaluppi realizzò in più fasi e in epoche diverse gli arredi per casa Barich a Milano. Dal barocchetto di un prorompente armadio laccato rosso, esitato in asta al Ponte nel dicembre 2017, alle linee tese e razionali del mobile bar ora proposto, risalente agli anni Trenta, il periodo più radicalmente moderno dell’architetto milanese.

Piero Portaluppi
Mobile bar in legno, Milano 1933 ca
Stima € 9.000-12.000

Piero Bottoni, protagonista del rinnovamento dell’architettura italiana durante gli anni Trenta, collaborò in diverse occasioni con i produttori di mobili Meroni e Fossati di Cantù. Gli arredi sperimentali concepiti dall’architetto per la Triennale di Milano del 1933 diedero vita a una produzione essenziale di mobili in rovere, dal disegno semplice e razionale. Due eleganti quanto rare poltrone in legno massello di rovere, provenienti da una casa di villeggiatura progettata nel 1935 da Bottoni in provincia di Bergamo, ben rappresentano la fase pioneristica dell’arredo modernista italiano.

Ai pregiati mobili costruiti da Roberto Poggi è riservata una sezione dell’asta, che in occasione della pubblicazione del volume dedicato al mobiliere e collezionista pavese, edito da Electa Mondadori, raccoglie arredi di Franco Albini e Franca Helg, Francesco Trabucco e Vittorio Vecchi, Marco Zanuso e dei fratelli Ezio e Roberto Poggi.

La lampada a sospensione modello 1441 di Max Ingrand per Fontana Arte spicca invece nella sezione dedicata all’illuminazione.

Max Ingrand
Lampadario modello “1441”, produzione Fontana Arte, Milano anni ’50
Stima € 12.000-15.000

Nell’ambito delle Arti Decorative si distinguono tre rari vasi di Carlo Scarpa per la manifattura MVM Cappellin, risalenti alla fine degli anni Venti: un “Lattimo aurato” ad anse, un sottile vetro incamiciato firmato all’acido e un raro vaso in pasta vitrea verde a decoro “Fenicio” con applicazione di foglia d’oro; un vaso in lamina metallica di Umberto Bellotto, realizzato attorno al 1925, due preziosi candelabri di George Jensen in argento massiccio, realizzati tra il 1925 e il 1932.

Carlo Scarpa
Vaso ovoidale della serie “Lattimi aurati”, probabile esecuzione MVM Cappellin, Murano 1929-1930
Stima € 12.000-15.000
Carlo Scarpa
Vaso bulbiforme “5946”, esecuzione MVM Cappellin, Murano 1928 ca
Stima € 9.000-12.000
Georg Jensen
Coppia di candelabri a cinque fiamme modello “383-A”, Copenhagen anni ’20/’30
Stima € 20.000-25.000

Di Enzo Mari, architetto e artista fra i più controcorrente del panorama italiano, si propone una rara composizione pittorica a encausto del 1953 , ascrivibile al periodo dell’Arte programmata appartenente alle “Serie auree o sinestetiche”.

*

*Enzo Mari
Composizione ascrivibile al periodo dell’Arte Programmata ed appartenente alle opere delle “Serie auree o sinestesiche”, Milano 1953
Stima € 8.000-10.000

 

Il Ponte | Asta 470
Arti Decorative del ‘900 e Design
17, 18 dicembre 2019
Preview su appuntamento 12, 16 dicembre 2019
Esposizione: 13, 14, 15 dicembre 2019
(10/13 – 14/18)
Sede: Via Pitteri 10, Milano

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