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Tra Miró e Klee, la grafia di Achille Perilli illumina Galleria Tega. Fumetti, un prezioso omaggio

Perilli, Les grands transparents, 1962, cm 120x120 Perilli, Les grands transparents, 1962, cm 120x120
PERILLI Ancora Piú, 1962 Olio su tela 49,84x40,32 cm
PERILLI Ancora Piú, 1962 Olio su tela 49,84×40,32 cm

In concomitanza con l’uscita del Catalogo Generale dei dipinti e delle sculture (1945 – 2016) di Achille Perilli edito da Silvana Editoriale, la Galleria Tega di Milano (dal 4 febbraio al 13 marzo 2020) rende omaggio al maestro romano con Achille Perilli – Fumetti – 1960-1966, raffinata mostra dedicata proprio al periodo dei suoi “fumetti”. Inaugurazione Lunedì 3Febbraio 2020 dalle ore 18:00 alle ore 21:00.

Nel 1957 Achille Perilli sulle pagine dell’“Esperienza Moderna” esprimeva la sua volontà di sostituire un informale che aveva esaurito il proprio tempo, con un segno spontaneo ed immediato capace di comunicare all’osservatore emozioni dirette ed istintive promosse dall’inconscio.

Così sono nati i suoi “fumetti” dipinti materici con piccole ideali sequenze che recuperano e rinnovano quella grafia attivata dalla gestualità di Joan Miró e con il tratto graffito tipico di Paul Klee.

Perilli, Les grands transparents, 1962, cm 120x120
Perilli, Les grands transparents, 1962, cm 120×120

La Galleria Tega presenta un percorso espositivo di una trentina di opere eseguite nei primi anni Sessanta. L’esposizione parte cronologicamente da una grande composizione del 1960, intitolata “Tradotto dall’assiro” un ripetuto segno grafico che attraversa lo spazio e lo determina. Nei lavori successivi come “Il Lamento dell’ultimo menestrello” del 1962 e“Visibile e invisibile” del 1963 si levano dalla tela figure in sospensione aerea creando dipinti di ironica allusione formale, frazionati da ritmiche e suggestive emozioni orizzontali separate da riquadri di colore.

PERILLI La storia della donna sciamana 1961 tecnica mista su tela 65 x 81 cm
PERILLI La storia della donna sciamana 1961 tecnica mista su tela 65 x 81 cm

Nel 1967 Perilli approda all’ultima decisiva svolta: le forme informi si aggregano e tendono a costruire uno sviluppo geometrico che gli consentirà di entrare in una nuova misura concettuale.

La mostra si ferma su questa soglia concentrandosi sul momento creativo dei “fumetti” che qui si conclude con due significative prove del 1965 e del 1966 intitolate rispettivamente “Il culto della dissipazione” e “La retorica irreale”.

Perilli Do ut des 1962 tec mista su tela cm 81x65
Perilli Do ut des 1962 tec mista su tela cm 81×65

Dal lunedì al sabato

10:00 – 13:00 | 15:00 – 19:00

Via Senato, 20, Milano

Tel: 0276006473

www.galleriatega.it

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