Ho pensato che fosse il luogo ideale in cui dar vita a un’opera che non richiedesse l’uso del linguaggio, ma soltanto un’azione. Un’azione semplice. Semplicemente: strisciare.
Nato nel 1955 a Newark (New Jersey), William Pope.L vive e lavora a Chicago. Noto principalmente per le sue performance, si esprime anche tramite la fotografia, la scultura e la scrittura. In particolare, indaga il ruolo degli oggetti nella quotidianità e riflette su questioni razziali, affrontando i concetti di blackness e whiteness. Attualmente insegna presso il dipartimento di Arti Visive dell’Università di Chicago. La sua carriera artistica ha preso il via, sul finire degli anni ’70, con una serie di street performance chiamate Crawls (Strisciamenti).
Queste azioni hanno lo scopo di denunciare la disuguaglianza sociale della città di New York. “Rinunciando alla propria verticalità”, attraverso l’azione dello strisciare, Pope.L costringe i passanti ad abbassare lo sguardo a terra, rivolgendo la propria attenzione a tutte quelle persone che si trovano in posizioni di vulnerabile inferiorità all’interno della società.
Nel video del MoMA, che da ottobre al 1° febbraio 2020 ha ospitato una retrospettiva dedicata all’artista, Pope.L torna nei luoghi delle sue prime performance a New York .