L’annuncio nella conferenza nella quale è stato presentato programma del decennale del Maxxi: 6 milioni di euro risorse pubbliche per i primi tre anni a Palazzo Ardinghelli
Il progetto espositivo per il 2020 presenta le opere site-specific affidate a cinque importanti artisti italiani dal MiBACT nel 2015: Elisabetta Benassi, Daniela De Lorenzo, Alberto Garutti, Nunzio e il maestro Ettore Spalletti, recentemente scomparso. Al quale è dedicato uno degli spazi più suggestivi. A queste si aggiunge il progetto di Anastasia Potemkina, prodotto in collaborazione con la V-A-C Foundation di Mosca e realizzato con la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Primo passo per valorizzare il dialogo tra artisti russi e italiani in un edificio restaurato grazie a una donazione del governo russo. Di che si parla? Del Maxxi L’Aquila, che dopo tanto parlare ha ora una data certa di apertura al pubblico, nella sede di Palazzo Ardinghelli: il 21 giugno 2020. Nel primo triennio, le risorse pubbliche per l’avvio del progetto ammontano complessivamente a 2 milioni di euro l’anno.
L’annuncio è arrivato nella conferenza nella quale è stato presentato programma del decennale del museo romano. Con l’obbiettivo di contribuire al rilancio del territorio ferito dal sisma attraverso la cultura. In collaborazione con istituzioni culturali del territorio come Università, Gran Sasso Science Institute, Accademia di Belle Arti, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Teatro Stabile. Un’attenzione speciale sarà dedicata alla fotografia, con la committenza affidata a Paolo Pellegrin e le opere di Stefano Cerio. La Collezione del Maxxi animerà gli spazi di Palazzo Ardinghelli con opere di Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Piero Manzoni, Rudolph Stingel, Bruna Esposito, Philippe Rahm, Francois Roche, Toyo Ito, Sergio Musmeci, Sol LeWitt, Allora & Calzadilla.
