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Il Musée d’Orsay fa spazio a nuovi capolavori: avviato progetto di espansione

Claude Monet, I Papaveri, 1873 Claude Monet, I Papaveri, 1873
Claude Monet, I Papaveri, 1873
Claude Monet, I Papaveri, 1873

Non sarà oggi e neppure domani, ma il progetto di espansione del Musée d’Orsay è ufficiale e dovrebbe concludersi entro il 2026. Il museo – interamente dedicato all’arte impressionista e post-impressionista – accoglie ogni anno più di 3.6 milioni di visitatori ed è certamente una delle istituzioni più apprezzate di Parigi. Ad alimentare il fascino della sua collezione c’è l’iconica location che la ospita, ricavata dalla vecchia stazione ferroviaria Gare d’Orsay e reinventato spazio espositivo dalla designer italiana Gae Aulenti.

Il prossimo intervento, definito Orsay Wide Open, intende convertire 1.200 metri quadri – che ora ospitano uffici amministrativi – in nuovi spazi per esporre la sempre crescente collezione del Museo. Negli ultimi anni il Museo ha infatti acquistato circa 300 opere d’arte appartenenti ai collezionisti Marlene e Spencer Hays, tra cui spiccano le firme di artisti come Pierre Bonnard, Henri Matisse, Amedeo Modigliani e Édouard Vuillard.

L’espansione è in parte finanziata da una donazione di 22,3 milioni di dollari concessa da un donatore anonimo attraverso il gruppo benefico American Friends of Musée d’Orsay. Il progetto prevede, oltre a fare spazio all’ampliamento della collezione, di trasformare il quarto piano del museo in un nuovo centro per l’educazione. Modellato sulle strutture di altri musei americani ed europei, sarà dedicato ai bambini, gruppi scolastici e famiglie. Il nuovo International Research and Resource Center andrà così ad integrare gli archivi e la biblioteca già esistenti nel museo.

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