Per l’ottava edizione della serie di aste “Contemporary Curated” organizzate da Sotheby’s Londra, la maison ha scelto Margherita Missoni
Margherita Maccapani Missoni ha selezionato con cura alcune opere d’arte contemporanea per l’asta “Contemporary Curated”, che sarà online dal 14 al 21 aprile. Erede della casa di moda Missoni, sinonimo delle maglie a coloratissimi zig-zag, Margherita ha recentemente preso il ruolo di direttore creativo di “M Missoni” che segue tre “R” come cardini del suo brand: “Riutilizzo”, “remix” e “Rispetto”.
Tra gli artisti in catalogo scelti da Margherita: Eddie Martinez, Damien Hirst, Yayoi Kusama, Tim Noble & Sue Webster, Alighiero Boetti, Yoshitomo Nara, George Condo, Victor Vasarely, Katherina Grosse, Fahrelnissa Zeid e molti altri.
Margherita ha ereditato il gene da collezionista dalla madre Angela, la direttrice creativa di Missoni, e sua nonna Rosita di 88 anni che ha fondato e gestito il marchio di famiglia con suo marito Ottavio fino al 1997. Margherita nel 2018 è tornata in azienda dopo essere stata impegnata in altri progetti professionali.
Parlando di “Contemporary Curated”, Margherita ha dichiarato: “Con i miei progetti, cerco di catturare lo zeitgeist di oggi e le opere d’arte contemporanea che mi entusiasmano sono quelle che parlano, allo stesso modo, del tempo in cui viviamo. L’arte ha la capacità di portarci a nuove profondità, lasciandoci per sempre diversi. La mia estetica personale è molto emotiva. Tutto ha una narrazione nella mia esperienza. Questo non influenza solo il modo in cui mi vesto, ma anche il modo in cui lavoro e l’arte che ho scelto di collezionare.
Per Sotheby’s ho selezionato queste opere per i loro materiali e trame contrastanti – un gioco di opposti che cerco anche nei miei progetti. Da Yayoi Kusama al cuore al neon di Tim Nobile e Sue Webster, spero che questi pezzi ispirino tutti, proprio come hanno catturato la mia immaginazione”
“Il lavoro della Kusama ha un’autenticità che può essere rara in arte contemporanea. Forse perché il suo lavoro non è solo una rivelazione della sua realtà psichica interiore ma anche una capsula del tempo del momento emancipatorio e utopico degli anni ’60”
“L’opera di Katherina dimostra che l’arte appartiene a qualsiasi superficie. Se guardi uno dei suoi pezzi, senti immediatamente che il gesto dell’artista è qualcos’altro, un concetto che non può essere semplicemente incorniciato, incapsulato o limitato in alcun modo”
“Una volta ho letto “Se lo scopo di Duchamp era di uccidere l’arte, Anastasi mostra il cadavere in varie fasi di decadimento”. Ancora non riesco a trovare parole migliori per descrivere il suo genio artistico”
Altri highlight:
Catalogo online;