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Il senso del ritmo. Pregnanza e regolazione di un dispositivo fondamentale

Il senso del ritmo Ritmo (Osvaldo Licini, 1933)
Il senso del ritmo
Ritmo (Osvaldo Licini, 1933)

Il senso del ritmo. Pregnanza e regolazione di un dispositivo fondamentale. Un’indagine semiotica: non tutto è ritmo

Il ritmo come aspetto cardine della percezione del linguaggio: della musica al movimento. Il tema dell’efficacia regolativa del ritmo è al centro di questo libro di Giulia Ceriani (Il senso del ritmo, edito da Meltemi), che ne interpreta in modo originale la potenza intertestuale e transdisciplinare. Questa simmetria che percepiamo è oggettiva (reale) o è piuttosto una struttura elaborato dal nostro cervello?

Il senso del ritmo pone al centro della propria analisi la facoltà di patemizzazione conseguente al riconoscimento sensibile della struttura ritmica, e il potenziale di transcodifica, ovvero di tenuta figurale del formante ritmico.
Se è vero che la società contemporanea ci interpella e ci sollecita alla ricerca di forme di convergenza tra diverse forme di testualità, ecco che la questione ritmica appare di prepotente attualità, là dove sia intesa come schema atto a gestire lo scambio e il dialogo tra narratività profonda e figuratività di superficie.

Quella sviluppata nel Senso del ritmo è una ricerca che si snoda in sei densissimi capitoli: Il dispositivo ritmico, Teoria dei ritmi culturali e di superficie, L’approccio semiotico, La Gestalt ritmica: vincoli e conseguenze, Pragmatica cognitiva del ritmo, Il ritmo come tattica estetica.

L’autrice analizza gli esiti delle ricerche di di filosofi, scienziati, intellettuali che hanno studiato il ritmo i problemi attinenti alla sua natura (da Valéry a Piaget). Nel percorso di analisi sul fenomeno ritmico il libro affronta anche gli esiti e i metodi delle ricerche della Gestalt. L’obiettivo del capitolo è quello di fornire una presentazione critica dei concetti di base della psicologia della forma, dall’articolo fondamentale di Ehrenfels (1890) fino agli sviluppi più recenti, dove la Gestalttheorie viene ridiscussa e integrata negli approcci cognitivi alla percezione e all’interpretazione.

Giulia Ceriani, semiologa, è dottore in Scienze del Linguaggio (EHESS, Parigi), ricercatore e docente universitario. Si occupa di tematiche legate all’innovazione, al cambiamento e all’anticipazione, così come di analisi, scenari e consulenza all’interno di vari terreni di intervento: moda, pubblicità, fenomeni di tendenza e relativi all’immaginario socioculturale. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni.

Il senso del ritmo

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