Com’è cambiata la vita degli artisti durante la quarantena? Come sono mutate le loro abitudini, il loro sentire, il loro lavoro?
L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.
I tempi di Molino & Lucidi
Come passate la giornata, dove e come lavorate? A cosa state lavorando?
Lo strumento principale è il laptop, la nostra ricerca avviene principalmente nel web ecco perché la modalità di lavoro non è cambiata rispetto ai giorni precedenti la quarantena. Abbiamo un piccolo studio all’interno del nostro appartamento berlinese dove è più facile e metodico raccogliere le nostre idee. In questo momento la nostra attività principale è quella di portare avanti il progetto The Sweat Museum iniziato nel 2018 con la nostra personale ad Istanbul. Un progetto complesso perché partendo dal contesto sociale dei Gestarbeiter turchi (guest workers) nella Germania Ovest degli anni 50 allarghiamo il discorso alla nostra situazione di espatriati focalizzando lo sguardo sull’impegno e la fatica che ogni essere umano compie di fronte ai cambiamenti nella vita di tutti i giorni. Stiamo raccontando tutto questo attraverso la metafora del sudore come riflesso corporeo ai cambiamenti, preparando un vero e proprio archivio dove oggetti, maquette, fotografie, testi, e video raccontano i diversi aspetti di questo liquido e di come venga percepito ed analizzato nella comunicazione, la politica, la religione e il marketing. Il prossimo step sarà un video multicanale in collaborazione con il curatore Sarp Renk Özer con il quale stiamo portando avanti un ulteriore progetto dislocato tra Berlino, Istanbul e Milano dove svilupperemo una riflessione intorno alle nuove pratiche artistiche. Per questo motivo passiamo le nostre giornate facendo lunghe telefonate via Skype.
Tempo, Spazio, Suono. Concetti ricalibrati, relativi, riformulati…
Il tempo è soggetto a ritmi più dilatati; lo spazio fisico è quello dell’appartamento al quale si aggiunge quello virtuale del web; i suoni quelli di una città più silenziosa.
Leggere, scrivere, riflettere.
Osservare dalla finestra le vite dei vicini non è mai stato così interessante
Prima cosa che farete quando finisce quarantena?
Frequentare luoghi molto affollati