Sotheby’s lancia Gallery Network, la nuova piattaforma di vendite dirette online. Protagonisti: alcune importanti gallerie e i loro storici artisti.
La pandemia ha gettato nel caos il mondo dell’arte, basato essenzialmente su eventi affollati e rapporti interpersonali costanti. Nella corsa alla digitalizzazione in cui si sono lanciati musei, gallerie e istituzioni, Sotheby’s continua a mantenere una posizione di vantaggio, conquistata grazie a investimenti tecnologici portati avanti da tempo.
Dopo le private sales, i servizi di valutazione online e le aste digitali, è ora la volta di Gallery Network, una piattaforma attraverso cui le gallerie potranno vendere direttamente le proprie opere con transazioni immediate. Un po’ come acquistare su Amazon, anche se si parla di opere di Katz e Andy Warhol.
Sedi chiuse e fiere cancellate. Nel momento in cui le principali vetrine delle gallerie sono venute meno, l’iniziativa della casa d’aste rappresenta un grande aiuto per far sì che le vendite non si fermino del tutto. Potersi valere della fiducia che il nome “Sotheby’s” ispira è indubbiamente un buon biglietto da visita, che le gallerie ripagheranno tramite commissioni sulle vendite.
Le gallerie coinvolte –Gavin Brown’s enterprise, Jack Shainman Gallery, Kasmin Gallery, Lehmann Maupin, Luhring Augustine, Petzel Gallery, Sperone Westwater, Van Doren Waxter– hanno a disposizione delle viewing room personali nelle quali esporre le proprie opere, tutte corredate da prezzi. Fino a 150,000$, l’acquisto potrà essere completato direttamente dal sito. Per importi superiori invece, premendo il tasto “enquire” il cliente verrà messo in contatto con il personale della galleria.
L’iniziativa di Sotheby’s non ha precedenti nel mercato dell’arte. A differenza di siti come Artsy o altri, in questo caso non è infatti necessario iscriversi alla pagina web (con annesso pagamento di una quota annuale) per poter usufruire del servizio. Non è escluso che quella che è nata come una soluzione ad hoc per fra fronte a un momento difficile si trasformi, nel lungo periodo, in un format consolidato, un nuovo modo di fare affari nel mondo dell’arte.