In anteprima il MiBACT ci regala un video dove possiamo ammirare alcune delle tante opere dello “scugnizzo” Vincenzo Gemito esposte nella mostra “Gemito, dalla scultura al disegno” al Museo e Real Bosco di Capodimonte.
La mostra dedicata a Vincenzo Gemito, a cura di Jean-Loup Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano, avrebbe dovuto aprire al pubblico il 19 marzo 2020 ma è stata rimandata a causa dell’emergenza Coronavirus a data da definirsi.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte però ha deciso di aderire alla campagna del MiBACT “La cultura non si ferma” e virtualmente ci guida all’interno delle sale mostrandoci alcune delle opere esposte. Nel video si susseguono 100 capolavori, tra sculture, dipinti e disegni del percorso espositivo. Un excursus temporale che raccoglie prodotti artistici di tutta la carriera di Vincenzo Gemito, dal primo successo napoletano fino alle creazioni dei suoi ultimi giorni. Gemito, infatti, continua la sua produzione artistica fino alla sua morte nel 1929. Conclude il suo viaggio creativo abbracciando il nuovo gusto europeo novecentesco dell’Art Nouveau dedicandosi a un’affascinante rilettura dell’antico ritornando sulle sue orme iniziali.
La musica di un pianoforte ci accompagna dolcemente lungo questo viaggio digitale. Le immagini scorrono una dopo l’altra, prima da lontano e poi da più vicino. Alle opere si alterna un testo in italiano e in inglese che ci racconta la storia della carriera dell’artista e degli incontri che lo hanno segnato in modo particolare come quello con le uniche donne della sua vita, Mathide Duffaud e Anna Cutolo.
Il soggetto privilegiato di Gemito sono gli scugnizzi. “Scugnizzi” è un gergo napoletano per intendere un monello di strada, caratterizzato da un destino precario. L’artista rivede sè stesso in questa figura. Plasma splendidi ritratti modellando l’argilla con straordinaria abilità.
