“Una notte ho sognato di dipingere una grande bandiera americana. Così, il mattino seguente, mi sono alzato e sono andato a comprare il materiale per realizzarla”, racconta Jasper Johns in questa preziosa intervista negli anni ’70. Oggi il padre del new dada, nato in Georgia nel 1930, spegne 90 candeline.
Jasper Johns, tra i pittori americani più influenti del XX° secolo, nasce ad Augusta il 15 maggio del 1930. In seguito alla separazione dei genitori cresce nella Carolina del Sud, di cui racconta “nel luogo dove sono cresciuto non c’erano artisti e non c’era arte, quindi non sapevo veramente cosa significasse. Pensavo che significasse che sarei stato in una situazione differente rispetto a quella in cui stavo”. A diciotto anni si trasferisce a New York, dove frequenta la Parsons School of Design prima di arruolarsi nell’esercito durante la guerra di Corea. Tornato nella Grande Mela, stringe amicizia con Robert Rauschenberg, dando vita a un importante sodalizio artistico.
In quegli anni l’artista dà forma a uno stile artistico originale contrapposto alla gestualità dell’espressionismo astratto, che contribuirà alla nascita di movimenti come la pop art, il minimalismo e l’arte concettuale. Risale al 1955 la sua prima Flag, bandiera a collage ed encausto su tela che instaura un nuovo rapporto tra l’immagine reale e l’immagine dipinta: l’utilizzo di un’icona sociale e mediatica chiara a tutti per concentrarsi sulla realizzazione stessa, sulla lavorazione manuale dell’opera. Nel corso degli anni, il motivo della bandiera americana scomposta, invertita, moltiplicata o desaturata sarà ripreso da Jasper Johns in circa 30 dipinti, 14 stampe e 50 disegni, diventando quasi un marchio di fabbrica dell’artista.