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Il teatro è vita. Francobollo e moneta per Eduardo De Filippo

Ritratto e sipario sul francobollo italiano “B”, attualmente venduto a 1,10 euro
Ritratto e sipario sul francobollo italiano “B”, attualmente venduto a 1,10 euro

Per il 120esimo anniversario dalla nascita, Eduardo De Filippo –uno dei maggiori autori ed interpreti del teatro italiano- viene ricordato pressoché congiuntamente dai ministeri dello Sviluppo economico e del Tesoro

Tramite Poste Italiane, incaricate della stampa, distribuzione e commercializzazione dei francobolli (attività che nel corso del 2019 ha registrato un costo di 7 milioni con ricavi e un incasso di 8) il Mise ha emesso un francobollo che porta l’indicazione di valore permanente attraverso la lettera “B”, attualmente 1,10 euro, e come immagine il ritratto del commemorato sul fondo di un sipario. L’ha realizzato Fabio Abbati.

“Se un’idea non ha significato e utilità sociali non m’interessa lavorarci sopra… le idee mi nascono nel cuore prima che nel cervello. Poi ci lavoro su con la mente, e allora ho bisogno dei sensi per rendere le idee concrete”. Così raccontava, ricorda Tommaso De Filippo, Eduardo De Filippo il suo lavoro quando nel 1973 venne premiato all’Accademia dei Lincei, il gotha della cultura italiana.

Nato a Napoli nel 1900, Eduardo percorse quasi tutto un secolo portando sul palcoscenico storie quotidiane diventate metafora della commedia umana a volte tragica a volte comica ma sempre intrisa di speranza, di pietas; trasformando Napoli e la napoletanità in simbolo universale che travalica tempi e spazi. Tradotto in tutto il mondo ed in tutte le lingue dall’inglese, al giapponese, dall’arabo allo yiddish, rappresentato da grandi interpreti della scena italiana ed internazionale, il suo teatro oggi appare sempre più attuale, offrendoci una chiave di lettura che decodifica il presente. Eduardo è annoverato tra i grandi drammaturghi come Shakespeare di cui tradusse in un napoletano simile a quello seicentesco.

La  bella moneta “Il teatro è vita”

Da 5 euro, la monete coniata per l’occasione dalla Zecca inneggia al “Teatro è vita”. L’ha plasmata, al solito in modo impeccabile Carmela Colaneri che al diritto ha collocato il ritratto di Eduardo che occupa larga parte del tondello con un delicato accenno ad un sipario che non appesantisce (a differenza del francobollo) l’insieme.

Più articolato il rovescio con il boccascena di un tipico teatro all’italiana dove, con un gioco di quinte, si apre il sipario e sul palco spiccano una sedia, un tavolino e la scritta “Edoardo De Filippo). In alto, “5 euro” e in basso la scritta “Il teatro è vita”, assieme ad alcuni elementi tipici delle opere di Eduardo De Filippo: una tazzina, una caffettiera, un corno portafortuna e una stella simbolo del presepe.

Una moneta davvero bella, che la Zecca vende a 30 euro. Peccato che non possa circolare, non possa essere spesa. In verità, posto che si trovi qualcuno disposto ad accettarla ed uno stravagante propenso a spenderla, non andrebbe oltre il valore inciso: 5 euro. La moneta rientra infatti tra le produzioni pensate e realizzate per soli scopi collezionistici (in questo caso la produzione è limitata a 7.000 esemplari). La totalità, o quasi, degli italiani non l’avrà mai nel borsellino. Un vero peccato.

Eduardo. La confezione attraverso la quale la Zecca venda a 30 euro la moneta da 5 euro

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