Il video del MiBACT, per la campagna “La cultura non si ferma”, ci guida all’interno dell’area archeologica di Villa Adriana per mostrarci come la fioritura delle piante fa da cornice agli antichi resti.
Villa Adriana, nei pressi di Roma, è completamente immersa nei colori della natura. Ormai la primavera è avanzata, i fiori sono sbocciati e i petali colorano, in modo suggestivo, l’intera area. Il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa D’Este, Andrea Bruciati, e l’agritecnico, Aurelio Valentini, ci raccontano della vegetazione che cresce intorno ai resti della struttura.
La rigogliosa vegetazione ci immerge ancora di più nell’atmosfera dell’antica Roma. Gli alberi che spiccano e le siepi che delimitano alcune zone mettono in risalto, in modo eccellente, gli antichi ruderi. Una suggestiva atmosfera che riconduce la memoria direttamente nel passato, quando uomini con la tunica abitavano questi luoghi e cavalli percorrevano queste strade.
Il video ci mostra un susseguirsi di immagini e ci racconta di alcune specie particolari di piante come la siepe di rosmarino prostato che negli ultimi dieci anni è stata coltivata intorno alla vasca del Pecile. La syringa vulgaris, ossia il comune lillà, le cui pannocchie profumatissime fioriscono tra aprile e maggio, cresce nei vari prati della Villa. Si ergono alberi monumentali, lecci, cipressi e storace di dimensioni eccezionali, tantissimi ulivi alternati a cespugli di salvia da prato e orchidee spontanee.