Riapre Villa Bernasconi, la meravigliosa casa liberty vista Lago di Como diventata museo nel 2017 è diventata museo. E lo fa invitando i propri visitatori a diventare ladri di storie.
Tra i musei che cominciano a riaprire dopo il periodo di lockdown c’è anche Villa Bernasconi, la “casa che parla” di Cernobbio, nata a inizio ‘900 come residenza alla moda dell’ingegnere Davide Bernasconi e oggi testimonianza storica e culturale aperta al pubblico.
Riprendere la normale attività cercando di rispettare tutte le restrizioni imposte dalla situazione attuale non è cosa semplice, ma la Villa ha ovviato al problema attraverso un approccio interattivo e giocoso, capace di coinvolgere visitatori di ogni età.
Quello che dovranno fare i visitatori sarà infatti trasformarsi in ladri, entrati nella casa per rubarne i segreti e le testimonianze. Proprio come ladri, per entrare bisognerà nascondere il volto con delle mascherine, infilare le mani nei guanti e stare attenti a non superare le strisce di limitazione. Le misure di sicurezza vengono trasformate in uno storytelling su misura, corredato da una narrazione fruibile tramite un’app da scaricare sui propri dispositivi. Per poter accedere, la visita andrà comunque prenotata attraverso il sito web della Villa, in modo tale da garantire il contingentamento del pubblico.
Oltre ai cimeli di famiglia e ai meravigliosi ambienti di Villa Bernasconi (tra cui il salottino legno di mogano dell’ebanista Eugenio Quarti), fino al 20 settembre sarà possibile visitare “Fiori narrati”, mostra dedicata al tema della bellezza femminile e della natura a cavallo tra ‘800 e ‘900, combinate in una comune visione di eleganza e armonia.
Pezzo forte dell’esposizione è una rara litografia di Alphonse Mucha, Les fleurs, realizzata agli inizi della sua carriera (1894) e ancora lontana dallo stile iconico che caratterizzerà poi i suoi manifesti.
A farle compagnia, le litografie a colori pastello di Paul Berthon, scrittore e pittore francese di inizio ‘900, e quelle di Elisabeth Sonrel, dove l’influenza dei viaggi in Italia ha dato vita a opere in cui l’art nouveau si mischia con influssi preraffaelliti e racconti bretoni. Ad essere esposte in mostra, alcune delle sue rare creazioni a soggetto floreale.