Una “Testa” di Basquiat che quota 9-12 milioni $: proseguono i grandi annunci dei masterpiece in arrivo da Sotheby’s a New York il 29 giugno
Quello di Basquiat è solo l’ultimo nome annunciato di recente delle Big Auction di New York di Sotheby’s. Se Christie’s ha lanciato la sua mega asta del 10 luglio “ONE” definendola già dal titolo “A Global Sale of 20th century”, la maison di Patrick Drahi non ha parlato esplicitamente di asta globale, anche se lo è a tutti gli effetti. Saranno esitati infatti tre cataloghi uno via l’altro nella serata del 329 giugno.
Le aste spazieranno dall’arte impressionista e moderna a quella contemporanea, fino all’arte africana. Le Evening Sale saranno tre si partirà alle 18.30 del 29. Trasmesse in streaming in diretta al mondo, saranno condotte da remoto da Oliver Barker (Chairman Europe) che si troverà fisicamente nella City: “sarà la prima volta che salirò sul rostro a Londra per condurre una vendita a New York”, ha commentato con un sorriso Barker.
Gli offerenti potranno seguire la vendita in alta definizione e ogni lotto sarà accompagnato da elementi visivi sullo schermo. Si potrà partecipare telefonicamente od online, con Barker che dirigerà le offerte degli specialisti che si troveranno a New York, Hong Kong e Londra e che saranno al telefono con i clienti. Dei tre cataloghi delle aste serali si parte con la raccolta di opere di Ginny Williams. Seguono l’arte contemporanea e chiudono la serata gli impressionisti e moderni.
“Untitled (Head)” di Jean-Michel Basquiat
Tra le novità annunciate qualche giorno fa per il catalogo “Contemporary Art Evening Auction” vi è un’opera di Jean-Michel Basquiat. Il Picasso nero sarà presente con ‘Head’ un lavoro su carta del 1982 che stima $ 9/12 milioni. Un’esplosione di colori vividi, un tour de force che si pone come uno dei più famosi “Head” di Basquiat.
Grégoire Billault, Head of Sotheby’s Contemporary Art Department in New York, ha commentato: “Untitled (Head) racchiude il meglio della brillante carriera di Basquiat. C’è un senso di urgenza e immediatezza in questo lavoro che è davvero eccezionale”
Conservato nella collezione dell’artista fino alla sua prematura scomparsa nel 1988, è stato esposto nella mostra di disegni alla Robert Miller Gallery del 1990 che ha cementato il valore delle sue opere su carta come pietra angolare dell’opera di Basquiat.
Gli altri capolavori in asta
Tra gli altri capolavori, ricordiamo il grande trittico di Francis Bacon ispirato dall’Orestea di Eschilo che stima oltre $ 60 milioni. In questo lavoro del 1981, Bacon rivisita lo stesso testo classico che ha ispirato “Three Studies for Figures at the Base of the Crucifixion”, che si trova nella collezione della Tate di Londra. Il Trittico dell’Orestea rivela in un’unica opera l’intera gamma dell’iconografia di Bacon, sviluppata in oltre trent’anni di pittura. Il collezionista norvegese Hans Rasmus Astrup ha acquisito questo lavoro alla galleria Marlborough Fine Art di Londra nel 1984. Il lavoro è stato affidato all’Astrup Fearnley Museet di Oslo, un museo privato fondato da Astrup nel 1993 per gestire la sua raccolta e consentirne l’accesso del pubblico. Nel 2013, Astrup ha donato i suoi beni e il patrimonio artistico alla Fondazione Hans Rasmus Astrup.
I proventi della vendita del trittico rafforzeranno la Fondazione per garantire il supporto a lungo termine del Museet Astrup Fearnley e per espandere e diversificare la Collezione Astrup Fearnley in esso ospitata. Il trittico è il primo esemplare dall’iconica serie di grandi trittici di Bacon ad apparire in asta dal 2014. Nel 2013, “Three Studies of Lucian Freud” del 1969 è stato venduto da Christie’s a New York per $ 142 milioni, l’attuale record d’asta dell’artista. E’ uno dei 28 trittici di grande formato (h 198 cm) che Bacon ha creato tra il 1962 e il 1991. Il presente esempio rappresenta il sesto trittico di grande formato mai apparso all’asta.
La collezione Anderson
Spicca il gruppo di capolavori astratti provenienti dalla collezione Anderson, che racconta la storia dell’arte del dopoguerra in America. Harry W. “Hunk” Anderson (1922-2018) e Mary Margaret “Moo” Anderson (1926-2019) sono stati tra i collezionisti americani più appassionati e influenti del XX secolo. La loro è anche una storia di filantropia: innumerevoli istituzioni hanno beneficiato di donazioni di opere di maestri del dopoguerra come Jackson Pollock, Robert Rauschenberg, Willem de Kooning, Ellsworth Kelly e David Smith. La Stanford University ospita oltre 120 opere arrivate dalla loro collezione. Il gruppo è guidato dal magistrale lavoro di Clyfford Still “1947-Y-No.1”.
Il dipinto è rimasto nella collezione della famiglia Anderson per quasi 50 anni, da quando lo acquistarono dalla famosa Marlborough Gallery nel 1972. Il 95% delle opere di Still risiede nella collezione del Clyfford Still Museum di Denver, in Colorado. Il dipinto in asta sarà un’occasione interessante per il mercato. Stima 25-35 milioni.
Quota poco meno, 20-30 milioni, l’iconica pennellata bianca di Roy Lichtenstein del 1965 “White Brushstroke I”. La serie di dipinti “Brushstroke” di Lichtenstein comprende 15 tele eseguite nel 1965-66 che sono considerate capolavori cardine del movimento Pop Art. Il dipinto è una delle poche “tele pennellate” rimaste in mani private, con otto esempi già conservati in collezioni museali come l’Art Institute di Chicago, la Kunsthaus di Zurigo e il Whitney Museum of American Art a New York.
Infine ricordiamo che la serata si chiuderà con il catalogo dedicato a impressionisti e moderni e come sempre spicca il nome di Pablo Picasso con “Head of a Sleeping Woman” del 1934 un ritratto della musa e amante Marie-Thérèse Walter, stimato tra i 9 e i 12 milioni.