L’asta di fotografia da Il Ponte a Milano è in calendario per il 22 luglio. L’esposizione apre giovedì 16 a Palazzo Crivelli
La difesa della natura e la celebrazione della sua immensità hanno ruolo centrale negli scatti in asta da Il Ponte. Tra i protagonisti in assoluto Peter Beard, scomparso solo poche settimane fa all’età di 82 anni.
La natura, gli animali
In catalogo con un pezzo unico, “Orey-eyed Lion, Gorongosa Portuguese East Africa 1955 1955/2003”: composto da una stampa fotografica a colori con scritte ad inchiostro, incorniciata da più di cento immagini tra fotografie e ritagli tratti da riviste. Tra queste si ritrovano, accanto a scene di caccia e leoni in libertà, immagini della statuaria modella Iman, da lui scoperta, e di Karen Blixen a cui Peter Beard era legato da una profonda amicizia. Animalista convinto, icona del jet set newyorkese ma a suo agio anche tra i ranch nella savana africana, Beard era costantemente impegnato a denunciare gli stermini messi in atto dai cacciatori grazie ad una incessante documentazione fatta di diari, reperti ossei e scatti fotografici.
Nel 1965 pubblica il libro-capolavoro The End of the Game, una raccolta di fotografie, testi e documenti che indagano la scomparsa degli elefanti in Kenya. Le fotografie in bianco e nero, scattate prevalentemente nella riserva naturale di Tsavo, sembrano reportage di guerra: gli animali, feriti e malati, testimoniano la drammaticità dell’impronta umana sulla natura.
La stampa in asta da Il Ponte stima € 40.000-70.000.
La natura, i ghiacciai
Sguardo verso le natura anche nel obiettivo di Alex Hutte. Allievo di Bernd Becher alla scuola di Dusseldorf, è in catalogo con “Folgefonnbreen dalla serie ‘NORTH/SOUTH’ 2000” un imponente ghiacciaio incontaminato nel quale il confine tra cielo e terra si annulla e lo sguardo si perde in una infinitezza primordiale (stima € 7.000-10.000). Di Xavier Veilhan, rappresentante della Francia alla Biennale di Venezia del 2017, “Moteur 1996” opera polimaterica composta da una stampa fotografica a colori e struttura in poliestere sagomato (stima € 4.000-5.000).
Il corpo
La ricerca sul corpo umano e l’interazione con lo spazio che lo circonda contraddistinguono tutta la produzione di Francesca Woodman, in asta con “It must be time for lunch now, New York 1979” (stima € 4.000-5.000).
Il corpo torna negli studi anatomici di Joel Peter Witkin come “Woman once a bird 1990” (stima € 900-1.200) che richiama il celebre “Le violon d’Ingres” di Man Ray; in uno scatto di Ernest James Bellocq stampato da Lee Freelander, “Storyville portrait, New Orleans 1911-1913” immagine tratta da lastre fotografiche rinvenute in una casa di tolleranza della Louisiana (stima € 900-1.300 ).
In “Nuba 1963” di Leni Riefenstahl (stima € 900-1.300). Non mancano, inoltre, opere di artisti francesi quali Herni Cartier-Bresson, Robert Doisneu e William Klein.
Il fascino dell’imperfezione si ritrova in Miroslav Tichy, il fotografo di strada iugoslavo apprezzato per i poetici scatti rubati a soggetti femminili, come “Ragazze 1970 ca.” (stima € 450-550) e “La corsa 1970 ca.” (stima € 450-550). L’elegante voyeurismo che contraddistingue le sua produzione, la delicatezza delle immagini e l’errore del dettaglio, sono tratti unici grazie all’impiego di macchine fotografiche ready-made da lui stesso costruite assemblando scatole, fondi di bottiglia, corde e pezzi di varia origine e composizione.
Il futurista Ernesto Thayaht, uno tra i primi performer della storia, è in catalogo con “La vittoria nell’aria” 1930 ca. (stima € 2.500-3.000), un collage composto da tre stampe fotografiche assemblate in successione con l’intento di restituire tridimensionalità alla scultura ritratta, sulla scia delle riflessioni fatte da Medardo Rosso e Constantin Brancusi sul rapporto tra bidimensionalità e terza dimensione.
Tra i nomi italiani immancabili in catalogo d’asta de Il Ponte: Mario Giacomelli con “Io non ho mani che mi accarezzino il volto, dalla serie “Pretini” (stima € 2.800-3.300), Luigi Ghirri con “Kodachrome” 1970/78 1973 (stima € 4.000-6.000), Mimmo Jodice e Franco Fontana.
La collezione Miglio
Dagli anni ’80 e ’90 una selezione di opere appartenenti alla collezione del celebre direttore artistico e regista di sfilate Nando Miglio. La finezza tipica dei ritratti di Albert Watson cattura tra le ombre il volto di una giovanissima Claudia Shiffer e con un sofisticato gioco di rimandi immortala il suo fascino in uno specchietto retrovisore (stima € 600-1.200).
Di Irving Penn sono proposte due fotografie di grande formato di Jerry Hall del 1979 (stima € 1.000-1.500), i provini a contatto dei suoi lavori (stima € 1.000-1.500) e una cartolina dedicata a Miglio. In asta anche scatti spiritosi e colorati di Lord Snowdon, marito della principessa Margaret sorella della Regina Elisabetta, conosciuto al grande pubblico grazie alla serie televisiva The Crown (Netflix) (stima € 150-250 cad).
A completare la sezione i lavori di Cheryl Koralik, opere uniche ambientate in un tempo sospeso impreziosite da viraggi e ritocchi ad acquerello (stima € 300-600 cad.) e un ipnotico ritratto di Jelly Haley di Oliviero Toscani (stima € 500-700).
L’Ottocento
La sezione dedicata all’Ottocento è infine rappresentata da uno dei padri della reportagistica di guerra Roger Fenton, con un ritratto del maresciallo francese Patrice de Mac-Mahon durante la guerra di Crimea (stima € 1.600-2.200), e diverse fotografie d’epoca che catturano lo sfarzo dei Marajà indiani.
Il Ponte
Asta Fotografia:
22 luglio 2020
Esposizione:
giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 luglio 2020 (10/13 – 14.30/18.30)
Sede: Via Pontaccio 12, Milano