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Scegli la tua avventura: la mostra di Pixy Liao in cui è il visitatore a decidere come andrà a finire 

Pixy Liao, Things we talk about
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Chi meglio di una outsider come Pixy Liao per una visita virtuale in cui sei tu, utente, a comporre il tuo personale percorso narrativo all’interno dell’esposizione? Choose Your Own Adventure, visitabile fino al 26 agosto, è presentata da Scope Hannover all’interno della Biennale für Fotografie und Medienkunst.

Scegli la tua avventura. La nuova personale dell’artista cinese Pixy Liao prende il titolo, e si ispira nelle modalità, alla serie di libri per bambini edita da Bantam Books tra gli anni ’70 e ’90. In questi innovativi librogame, ogni storia è raccontata in seconda persona, in modo che il lettore assuma il ruolo di protagonista compiendo scelte che determinano le azioni del personaggio e lo sviluppo della trama. Ecco che il bambino si trasforma ora in un investigatore, ora in un pilota di auto da corsa, ora in una spia. Da questa volontà di cedere all’utente la facoltà di scegliere, affidandogli un ruolo attivo nella fruizione dell’opera, prende spunto la visita autoguidata della mostra Choose Your Own Adventure, che fa parte del progetto virtuale Things I Tell You Will Not Be Wrong presentato da Scope Hannover all’interno della Biennale für Fotografie und Medienkunst

Pixy Liao, Play station

Una mostra che getta luce sulle potenzialità narrative delle fotografie dell’artista multidisciplinare cinese, la cui pratica spazia dall’installazione alla performance, passando per la musica. Nata a Shanghai e residente a New York, nel panorama fotografico Pixy Liao è nota soprattutto per la sua serie Experimental relationship. In questo progetto in continuo divenire, esposto nel 2019 a Fotografia Europea, l’artista mette in scena se stessa e il suo fidanzato, giocando sul ribaltamento dei ruoli nella coppia eterosessuale. In lotta con la tradizione cinese, in cui è saldamente radicata una subcultura maschilista, Pixy Liao assume un ruolo dominante nei confronti del fidanzato giapponese, più giovane di lei. È così che lo sostiene in un abbraccio protettivo, o sorregge il suo corpo nudo sulle spalle. O ancora, lo adopera come supporto su cui fare (comodamente) colazione. Deliberatamente in posa, le fotografie di Pixy Liao si rifanno alla tradizione fotografica sviluppata a partire dagli anni ’70 da artiste quali Cindy Sherman o Francesca Woodman, da cui trae l’interesse per il corpo e ciò che lo circonda, nonché la messa in scena di se stessa.

Pixy Liao, How to build a relationship with layered meanings

La mostra-avventura si compone di 18 fotografie tratte da diverse serie e selezionate dall’artista insieme ai curatori. Tutto parte da una fotografia, The suitcase (2006), che non è scelta per caso. Lo scatto, infatti, segna un punto di svolta nella carriera dell’artista: mostra il corpo di un uomo in mutande che trasborda da una valigia arancione, con il cartellino di un viaggio aereo ancora appeso alla maniglia. Scattata ai tempi in cui Liao studiava all’Università di Memphis, l’immagine destò una certa indignazione nei suoi compagni, che ritenevano ingiusto mostrare il proprio partner in quel modo, così debole e fragile (eh no, quella è la donna). Dalla necessità di sovvertire queste idee antiquate, frutto di un retaggio culturale in cui l’uomo non è tenuto a mostrare le proprie debolezze, è nata la lunga e stimolante riflessione dell’artista sui ruoli di genere nelle coppie eterosessuali.

Sotto alla fotografia, la frase: Trovi un corpo non identificato in una valigia arancione. Il tuo primo pensiero è  a) chi è quella persona b) di chi è quella valigia c) quella stanza è disordinata. Ecco che inizia la visita-gioco, in cui la scelta di una risposta piuttosto che un’altra determina il successivo sviluppo del percorso narrativo. Un modo differente e nuovo di esibirsi online ai tempi dei musei virtuali, che trasforma lo spettatore da fruitore passivo a vero e proprio demiurgo. Ma, attenzione: è fortemente consigliato percorrere tutte le strade possibili, perché solo una conduce alla destinazione finale stabilita dall’esuberante artista orientale.

Pixy Liao, The suitcase

 

*Pixy Liao, Things we talk about

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