Provocatorio e ironico allestimento di Attruia per il secondo appuntamento dell’edizione 2020, curato da Gino D’Ugo con testo critico di Azzurra Immediato
Vicini ci sono la Versilia, la Cinque Terre, il Golfo di La Spezia, Portofino. Tutti paradisi per un’estate che sembra riallinearsi su una normalità post pandemica. Per chi volesse abbinare la vacanza balneare con qualche escursione culturale, un’occasione è data da FourteenArTellaro. Una rassegna di installazioni site specific curata ormai da diversi anni da Gino D’Ugo. Che peraltro consente di scoprire un borgo affascinante e raffinato come Tellaro.
Osare Perdere è il titolo della rassegna: come recita la presentazione, “il titolo e il concetto generale di questa rassegna sono precedenti agli avvenimenti recenti che hanno segnato la nostra società e il pianeta intero, rendendo ancora più evidenti disparità e incertezze che contraddistinguono questo momento”. Dopo il debutto di questa edizione 2020 con Mario Consiglio e la sua opera Per Aspera Ad Astra, spazio ora a Lotto, provocatorio e ironico allestimento di Matteo Attruia.
Un lavoro “attraverso cui”, nota Azzurra Immediato nel testo critico, “la riflessione sul reale diviene parola, immagine, luce, ombra e traccia di istanze celate, anche dalla sua introversione“. Durante i giorni della mostra, fino al 5 agosto, Attruia giocherà più volte a settimana al Superenalotto. Scansionerà su carta semplice la schedina e la invierà in seguito a Fourteen. Tale scansione diverrà poi una stampa da plotter e sarà esposta ciclicamente, sostituendo o sovrapponendo la precedente. “In una sorta di effetto domino in cui il ruolo della cancellazione e della ripetizione darà origine ad una inattesa quanto straniante speculazione, labile come la carta straccia”…