È in costruzione Opera, l’installazione che Edoardo Tresoldi ha ideato per Reggio Calabria. Un gigantesco parco architettonico che sorge in bilico tra antichità e contemporaneità, luogo fisico e spazio mentale. L’inaugurazione è prevista per settembre 2020.
Possiamo già percepire il fascino di un luogo mistico e la sua sacralità ancora primo di vederlo. Accade molto spesso quando pensiamo a importanti siti archeologici o storici monumenti. Meno facile ottenere lo stesso effetto quando ci si proietta in avanti e si prova a immaginare quel che ancora non esiste, ma la cui aura in qualche modo lo precede.
Succede proprio questo con Opera, l’istallazione permanente che Edoardo Tresoldi sta realizzando a Reggio Calabria. I lavori, cominciati a luglio, dovrebbero concludersi entro settembre 2020, mese in cui è prevista l’inaugurazione del sito che sorgerà sul lungomare Falcomatà. Una sorta di tempio antico, realizzato seguendo un linguaggio architettonico classico, che rimanda a qualcosa di lontano, pur rimanendo saldo nel suo presente.
Ho cercato di creare un luogo della contemplazione e indagare il ruolo dell’arte pubblica oggi, che ritengo debba saper accogliere il presente.
Edoardo Tresoldi
Possiamo già percepirlo, osservando i progetti e leggendone gli intenti, quell’indistinto sentore di sacra rilevanza. Opera si configura come un luogo dall’essenza contemplativa, dove la grande architettura aperta – composta da 46 colonne di 8 metri di altezza poste all’interno di un parco di 2.500 mq – è pensata per dialogare con i visitatori, completamente liberi di muoversi al suo interno.
Scendendo verso un più profondo modo di esperire l’installazione, possiamo intendere l’opera come una sorta di spazio immaginario, un’agorà mentale dove l’immensità e la mutevolezza della struttura – le colonne giocano con la loro dimensione e posizione – si insinuano nella dimensione percettiva del visitatore. A partecipare a questa sensazione è la Materia Assente, speciale effetto di trasparenza realizzato con la rete metallica.
Opera è la seconda installazione di Tresoldi in Calabria dopo Il Collezionista di Venti a Pizzo del 2013 e la seconda grande opera pubblica permanente in Italia dopo la Basilica di Siponto in Puglia, commissionata dal MiBACT nel 2016.