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Stanislaw Lem, un ritratto del visionario autore di “Solaris”

Stanislaw Lem

 

Un autore le cui opere sono attuali oggi come quando furono scritte. Candidato al Premio Nobel nel ’77, Stanislaw Lem ha coniugato il genere della fantascienza con il romanzo filosofico. Un suo ritratto nel documentario Lem, il visionario su Arte in italiano.

Nato a Leopoli (oggi Ucraina) nel 1921, Stanislaw Lem è uno degli scrittori europei di fantascienza più letti al mondo, spentosi a Cracovia nel 2006, vent’anni dopo aver smesso di scrivere. Di origine ebraica, Lem sopravvive alla seconda guerra mondiale e si trasferisce a Cracovia, dove riprende gli studi di medicina iniziati a Leopoli. Dopo essersi laureato, abbandona il settore e si dedica alle scienze biomediche e cibernetiche. Nel 1951 esordisce con il suo primo romanzo, Il pianeta morto.

A consacrarlo al successo è Solaris, pubblicato dieci anni più tardi. Ma è solo grazie alla trasposizione filmica di Andrej Tarkovskij nel 1972 che il romanzo inizia ad essere divulgato in Occidente, seguito dal resto dell’opera di Lem. Il film è riproposto nel 2002 in una nuova versione dal regista statunitense Steven Soderbergh. Discostandosi dal filone fantascientifico americano, Lem scrive romanzi di grande rigore scientifico, rifiutando l’aspetto puramente fiabesco della fantascienza. Nei suoi scritti, l’autore esprime una critica etica e morale verso la società, unendo alle riflessioni filosofiche quelle religiose e politiche. Nel momento della sua scomparsa, i suoi libri erano stati tradotti in almeno 41 lingue, e avevano venduto oltre 27 milioni di copie.

Il documentario di Borys Lankosz è disponibile su Arte in italiano fino al 7 settembre 2020.

Stanislaw Lem

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