Si intitolerà Short-circuits e sarà curata da Vicente Todolì la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia dell’artista cinese Chen Zhen. Oltre venti installazioni su larga scala andranno a comporre l’esposizione di una delle figure più rilevanti del panorama artistico contemporanea degli ultimi vent’anni. La data d’inaugurazione è fissata per il 14 ottobre e come solito l’ingresso sarà libero e gratuito per tutta la durata della mostra.
Cresciuto durante la Rivoluzione Culturale Chen Zhen (1955, Shanghai – 2000, Parigi) arriva in Europa e più precisamente a Parigi nel 1986, dopo un primo approccio alla pittura dal 1989 inizia a creare installazioni dove elementi delle vita quotidiana vengono composti e mischiati tra loro. Questo suo approccio compositivo lo porta a mischiare la sua cultura di origine con quella occidentale sempre con un occhio particolarmente critico verso la cultura capitalistica, vuota di veri significati e di veri valori. Oltre a questa commistioni di estetica e valori culturali che vanno dall’oriente all’occidente l’artista è fortemente influenzato nella sua produzione dalla propria esperienza personale, a 25 anni, infatti, gli viene diagnosticata una forma di anemia emolitica. Una circostanza che influisce sulla sua percezione del valore del tempo e dello spazio e che lo porta a riflettere sulla tema della malattia. Nelle opere dell’artista – cresciuto in una famiglia di medici – emerge, così, una nuova sensibilità verso il corpo umano e sugli elementi che lo compongono.
La mostra è concepita come un’esplorazione immersiva nella complessa ricerca artistica di Chen Zhen, riunendo per la prima volta nei 5.500 mq delle Navate e del Cubo di Pirelli HangarBicocca, alcuni dei suoi lavori più significativi, realizzati tra il 1991 e il 2000. Il percorso espositivo ha così inizio con uno dei lavori più significativi realizzati dall’artista Jue Chang, Dancing Body – Drumming Mind (The Last Song) una monumentale installazione composta da numerose sedie e letti provenienti da diverse parti del mondo e ricoperti di pelli di vacca e si chiuderà con il lavoro Jardin-Lavoir : formata da 11 letti, trasformati in vasche di acqua, ciascuno dei quali ospita oggetti quotidiani, come vestiti, scarpe, componenti elettroniche e libri, ed è sormontato da un sistema idraulico da cui sgorgano ininterrottamente flussi di acqua. Per l’artista questa installazione evoca un “giardino di purificazione” in cui meditare e raccogliersi. In mezzo verrà tracciato un percorso che tocca tutti gli aspetti più rilevanti della pratica artistica di Chen Zhen.
Chen Zhen
Short-circuits
Inaugurazione 14 ottobre 2020, ore 19
Dal 15 ottobre 2020 al 21 febbraio 2021
www.pirellihangarbicocca.org
info@hangarbicocca.org