Ritorno al cinema. Undine – Un amore per sempre, il nuovo film di Christian Petzold arriva al cinema dal 24 settembre
Le sale cinematografiche, dopo la parentesi estiva delle arene, hanno ufficialmente rirpeso la loro attività. Se Mulan è stato declassato direttamente e definitivamente all’on demand l’onore di riportare il pubblico al cinema spetta a altre pellicole attesissime, come Tennet di Christopher Nolan (Inception, Interstellar). A parte pochi titoli (Le sorelle Macaluso, Miss Marx), la Mostra del Cinema di Venezia non dovrebbe essere un bacino di titoli che riempiranno le sale, l’autunno del cinema d’autore continua a pescare così dai Festival della scorsa stagione (rimandati causa Covid o in attesa di una finestra migliore nel calendario delle uscite), tra questi Undine di Christian Petzold, in arrivo al cinema dal 24 settembre.
Presentato alla 70° edizione del Festival di Berlino, Undine racconta un amore eterno, dove l’antica mitologia rivive nella più moderna architettura della Berlino contemporanea. Il regista tedesco Christian Petzold (nella giuria di Venezia 77 presieduta da Cate Blanchett) in Undine dirige Paula Beer (Premio Mastroianni a Venezia per Frantz di François Ozon) che ha vinto l’Orso d’argento come miglior attrice alla 70° Berlinale; la pellicola è stata insignita anche del Premio FIPRESCI della federazione internazionale della stampa cinematografica.
Al centro della vicenda troviamo Undine (Paula Beer), che lavora in un museo di Berlino come storica dove illustra ai visitatori lo sviluppo urbano della città mediante i plastici che la rappresentano, descrivendo i suoi diversi stadi evolutivi che l’hanno resa la capitale odierna.
Un giorno il suo amato Johannes (Jacob Matschenz) decide di lasciarla per un’altra donna, venendo meno alla sua promessa di amore eterno. Affranta, Undine incontra il sommozzatore Christoph (Franz Rogowski) e se ne innamora perdutamente. Questo nuovo amore permette alla donna di rinvigorirsi e ricostruire se stessa, proprio come la sua Berlino, la città che non si è mai spezzata.
Ma quanto accaduto non può essere cancellato così facilmente e Undine finisce per imbattersi in quel mito del folklore europeo che la rappresenta.
«Undine è una storia d’amore – spiega il regista Christian Petzold – così come lo sonoLa scelta di Barbara (Orso d’argento per il miglior regista al Festival di Berlino 2012) e La donna dello scrittore (Transit). Ma raccontano un amore impossibile, danneggiato, o uno che forse può evolversi. Questa volta ho voluto fare un film in cui si vede come l’amore si sviluppa e rimane».