Print Friendly and PDF

Profili gotici sospesi nell’acqua. Le Arcate di Friedrich Andreoni si ergono nell’Adriatico salentino

Friedrich Andreoni, Arcate, 2020 - Tricase Porto (Le)
Begehbare Bewegungen – 2018, Walkable Movements, (Sound Installation – Iron profiles, Metal sheets, Motors)

Profili metallici tra terra e mare. Le Arcate di Friedrich Andreoni inaugurano a Tricase Porto (Le) l’edizione salentina di BRACT – Breve Residenza Artistica di Comunità e Territorio dal tema Terra e Mare: la costa, mondo di confine e di connessioni. Dal 2 agosto al 3 ottobre 2020, a cura di Enrico Gentina.

Forme estremizzate in poetiche verticalità gotiche sono i confini immaginari realizzati da Friedrich Andreoni (Pesaro, 1995) per il porto di Tricase che da quest’anno ospita la rassegna BRACT nella cornice della scuola “San Luigi”, recuperata, ristrutturata e rifunzionalizzata come residenza delle arti e dei mestieri. Dal 2 agosto, per nove settimane, si passeranno il testimone artisti singoli o coppie, come nel caso del duo Rosso Mazzi nel progetto di scrittura creativa, nella costruzione di un percorso che leghi l’esperienza artistica individuale al territorio e alla comunità ospitante. Gli artisti, selezionati tramite bando e provenienti da Italia, Polonia, Spagna e Germania, partecipano infatti ad un più ampio progetto di recupero delle tradizioni delle località portuali –MUSE, development and valorisation of Port Museum as natural and cultural heritage sites– nell’ottica di un museo a cielo aperto che metta in connessione i porti delle comunità mediterranee quali espressione del patrimonio naturale e culturale.

Friedrich Andreoni, Arcate, 2020 – Tricase Porto (Le)

Il primo artista ospite è stato Friedrich Andreoni, residente a Berlino e attivo tra Italia, Croazia, Inghilterra e Grecia, che ha inaugurato la rassegna con la scultura Arcate, tre archi ogivali in metallo installati nelle acque dell’iconico porto di Tricase, tra gli scorci più fotografati del salento. La struttura, realizzata in collaborazione con gli artigiani del posto durante la prima settimana di agosto, porta con se’ forme già familiari all’artista. Infatti l’arco gotico, più o meno allungato, ricorre nel corpus di opere di Andreoni dal 2014, Spitzbogen I – Gothic Arch I, e si sviluppa negli anni trovando collocazioni differenti, dal Kastela Art Center di Atene con Entfernungen (2017) ai parchi pubblici di Berlino con la serie permanente Spitzbogen – Labyrinth (2019) commissionata dal German Rotary Club, passando per l’OHM Club nel 2018 con Ohne titel – Without title.

La linea estremizzata, orientata verticalmente, riduce all’essenziale l’imponenza architettonica delle antiche cattedrali medievali e ne libera le forme dalle tradizionali implicazioni religiose. La ricerca della dimensione spirituale della struttura è dunque affidata al luogo che la ospita, prediletto interlocutore, tanto che Andreoni non concepisce le proprie installazioni site specific bensì site responsive. Infatti l’intimo dialogo tra la scultura e lo spazio circostante pone l’elemento “artificiale” a completamento di quello naturale, ne risalta un particolare, lo nobilita e ne intensifica la carica comunicatrice, senza tuttavia modificarlo, si pone silenziosamente in un contesto studiato e approfondito dall’artista, che ne esamina attentamente la morfologia e la relativa capacità di accoglienza.

Friedrich Andreoni, Spitzbögen – Labyrinth, 2019, Permanent sculpture for the German Rotary Club (Installation/Sculpture, full stainless steel square tubes)
Ohne Titel Without title (Sculpture - Iron) “There is Thunder in our hearts” OHM Club, Berlin, 2018. Sculpture in a Club context for Raster Noton artists concert.
Friedrich Andreoni, Ohne Titel – Without title (Sculpture – Iron), “There is Thunder in our hearts” OHM Club, Berlin, 2018. Sculpture in a Club context for Raster Noton artists concert.

Arcate, concepito come progetto temporaneo ora in attesa di una collocazione permanente, viene realizzato per essere installato in acqua, tra i fondali rocciosi della costa adriatica della Puglia. I tre archi ogivali, di oltre quattro metri, rimandano inevitabilmente al nome della località di Tricase e ne costituiscono idealmente l’accesso per chi viene dal mare. In bilico tra terra e acqua, l’idea che accompagna la realizzazione non ne definisce univocamente la prospettiva ma anzi suggerisce infinite possibilità di visione, che mutano a seconda dell’osservatore a cui è data la possibilità di attraversare, sia con l’immaginazione che con il proprio corpo, questi esili profili di metallo.

La tensione medievale e l’accenno gotico recuperano la dimensione sacrale e spirituale con il cielo: un movimento d’ascensione, una verticalità che si piega alla distesa dell’orizzonte.
Alessandra Costantiello

Friedrich Andreoni, Arcate, 2020 | ArtsLife
Friedrich Andreoni, Arcate, 2020 | ArtsLife

Nelle settimane successive ogni artista che prenderà parte alla rassegna sarà invitato a dialogare con l’opera di quello precedente così da costruire un tessuto di suggestioni da donare al porto di Tricase, luogo di connessione di mondi presenti e passati, vicini e lontani, a volte anche solo immaginari.

BRACT – Breve Residenza Artistica di Comunità e Territorio
Friedrich Andreoni

Commenta con Facebook