Un’importante iniezione di contemporaneità tra gli edifici storici dell’Aquila, dove il settecentesco Palazzo Ardinghelli diventa la nuova sede del museo MAXXI. Nel video, il racconto e le immagini del MAXXI L’Aquila, che inaugura il prossimo 30 ottobre.
Un pezzo di storia dell’Aquila che, a undici anni dal terremoto, torna a vivere e ad interagire con il territorio. Realizzato grazie al contributo della Federazione Russa, il restauro di Palazzo Ardinghelli si fa polo della creatività contemporanea ospitando la nuova sede del MAXXI di Roma. Come in quest’ultima, il neonato museo punta a far dialogare arti visive, performance, fotografia e architettura interrogandosi sulla contemporaneità.
Quello che ci racconta il restauro di Palazzo Ardinghelli, che è quello che ci raccontano tutti i restauri cittadini, è che L’Aquila è una città di terremoti. È una città che da 700 anni crolla e rinasce su se stessa ridisegnando ogni volta la sua immagine, tra medioevo, rinascimento e barocco, nella straordinaria ricchezza dei monumenti del suo centro storico. Così racconta nel video Sandra Vittorini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere.