Festival MIX: l’edizione 34 del festival di cinema LGBTQ+ di Milano dal 17 al 20 settembre al Piccolo Teatro e online su MYmovies
Dal 17 al 20 settembre si apre all’insegna di Love Together il Festival Mix Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture, che per la sua 34 a edizione si terrà con una nuova formula “ibrida” al Piccolo Teatro di Milano e per la prima volta in streaming su MYmovies.
Grazie alla nuova formula online sarà possibile seguire da tutta Italia buona parte della programmazione 2020, che comprende 48 titoli in gara provenienti da tutto il mondo.
Coraggio e impegno civile sono al centro del ricco programma che apre con And Then We Danced dello svedese di origine georgiana Levan Akin, titolo applauditissimo alla Quinzaine des Réalisateurs della 72a edizione del Festival di Cannes, che racconta un percorso di formazione, di accettazione e consapevolezza, sullo sfondo di una società conservatrice e patriarcale come quella georgiana. A causa del suo contenuto il film è stato oggetto di censure e proteste in Georgia, ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del Paese.
Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi, cortometraggi e documentari, tra cui spiccano alcuni titoli, ancora inediti in Italia: Welcome to Chechnya, l’atteso documentario di David France sulla persecuzione delle persone LGBTQ+ in Cecenia; Si c’était de l’amour (If It Were Love) di Patrick Chiha, documentario vincitore del Teddy Award del 70° festival di Berlino, che segue la produzione e la tournée di “Crowd”, l’epica opera di danza della coreografa franco austriaca Gisèle Vienne; La Leyenda Negra opera prima di Patricia Vidal Delgado, apprezzata al Sundance 2020, che vede protagonista una giovane immigrata salvadoregna in lotta per adattarsi alla sua nuova scuola di Los Angeles, sullo sfondo delle nuove leggi dell’immigrazione volute da Donald Trump.
E direttamente da Venezia 77 l’ultima fatica del regista cult Bruce LaBruce, Saint-Narcisse: definito “una fiaba pansessuale nel Canada libertario degli anni Settanta”, il film racconta di Dominic, un ventiduenne perdutamente innamorato della sua immagine, interpretato dall’astro nascente Félix-Antoine Duval.
In anteprima europea di La Nave del Olvido della cilena Nicol Ruiz, una storia di finzione ambientata nel paese di Lautaro, che fonde atmosfere misteriose con un racconto di scoperta lesbica.
In anteprima italiana, invece, altri cinque titoli: dall’ultima Berlinale, Kokon, opera seconda della tedesca Leonie Krippendorff, una storia di formazione con protagonista la quattordicenne Nora, sullo sfondo di un’estate caldissima nel quartiere multietnico berlinese di Kreuzberg.
E ancora, Margen de Error della cineasta argentina Liliana Paolinelli, che segue le vicende di Iris, una cinquantenne la cui routine consolidata viene scombussolata dalla presenza di una giovane donna; Vento Seco (Dry Wind), primo lungometraggio fiction del brasiliano Daniel Nolasco, racconto dalle venature autobiografiche, ambientato in quei luoghi “dimenticati” dove la repressione omosessuale è forte e bastano pochi sguardi d’intesa per sfogare i propri istinti attraverso i vizi ‘proibiti’ della carne; The Twentieth Century di Matthew Rankin, premiato con tre Canadian Screen Awards è il ritratto romanzato dell’ascesa al potere dell’ex primo ministro canadese William Lyon Mackenzie King; e dall’Australia, la commedia queer di Monica Zanetti, Ellie & Abbie (& Ellie’s Dead Aunt), dove un fantasma invadente dà alla nipote di 17 anni alcuni consigli indesiderati sui suoi primi appuntamenti.
Tra gli altri titoli, Port Authority vede l’esordio alla regia di Danielle Lessovitz (con Martin Scorsese come produttore esecutivo), storia ambientata nella scena voguing e delle ballroom newyorkesi, presentata in anteprima nella sezione Un Certain Regard del 72° festival di Cannes.
Dalla Mostra del Cinema di Venezia 2019 arriva invece Moffie del sudafricano Oliver Hermanus, che racconta la vita di un soldato omosessuale ai tempi dell’Apartheid negli anni ’80. E ancora, dall’America latina, Fin de siglo (End of The Century) dell’argentino Lucio Castro, una storia sull’incontro di due uomini che si riscoprono dopo vent’anni; presentato durante la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2019.
>> Programma e calendario completi delle proiezioni e degli eventi sul sito del Festival MIX Milano.