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Il Teatro Nazionale di Genova presenta la sua nuova stagione in forma di show

Da Davide Livermore bisogna sempre aspettarsi di tutto. E la prima novità della Stagione 2020/21, dedicata a Ivo Chiesa e che si aprirà il 29 settembre, è stata la conferenza stampa presentata in forma di show.

Sul palcoscenico del Teatro della Corte erano posizionate le varie poltrone su cui si sono seduti i relatori più una centrale in cui stava Stefano Cabrera, noto violoncellista genovese, facente parte del GnuQuartet, che con le note del suo strumento, ha dato il via alla conferenza. Ma non basta, Barbara Moselli e Polo Li Volsi, hanno vestito i ruoli di presentatori, intrattenendo il pubblico con ironia e simpatia da veri attori comici quali sono.

Presenti il sindaco Marco Bucci, il presidente del teatro Alessandro Giglio, il direttore Davide Livermore, Giorgio Gallione, Giorgio Scaramuzzino, Andrea Porcheddu, Marco Sciaccaluga, Paola Verri di Iren, Nicoletta Viziano della Compagnia San Paolo.

“Siamo orgogliosi di aprire, lo abbiamo fatto col Carlo Felice ed ora continua la festa. Perchè di festa si parla quando riaprono i teatri. La cultura determina la qualità della vita delle città e dei loro cittadini” ha detto il Sindaco di Genova.

“Abbiamo combattuto la paura del virus con il TIR, Teatro in Rivoluzione, girando tutto il territorio con spettacoli che hanno riportato un grande successo . Quest’estate il teatro è stato sempre in azione e di questo bisogna ringraziare i tecnici che non hanno neanche fatto le ferie perchè questo avvenisse” ha continuato Livermore, facendo poi leggere ai due attori un decalogo che sancisce l’esistenza del teatro che dirige. Indubbiamente 10 giuste regole che determinerebbero il buon funzionamento di ogni teatro italiano.

E tra una lettura, varie battute e un po’ di musica la seppur lunga conferenza (11,30- 13,15) è sembrata più leggera e senza dubbio meno noiosa di quelle che l’hanno preceduta gli anni addietro. Ma veniamo ai contenuti.

Davide Livermore conferenza 20_21 ph Leoni

Come accennato la stagione si apre al Teatro Ivo Chiesa il 29 settembre con Elena di Euripide, regia e scene di Davide Livermore, protagonisti Laura Marinoni, Sax Nicosia e Giancarlo Judica Cordiglia, affiancati da un folto cast. Uno spettacolo ci mette davanti a temi di inquietante verità, dall’inutilità delle guerre alla dolorosa condizione dei migranti.

È invece una nuova produzione la seconda regia di Davide Livermore, Grounded di George Brant, primo allestimento italiano di un testo che ha sconvolto il mondo. Con Linda Gennari nel ruolo della pilota militare che dopo la maternità passa dagli F16 ai droni, lo spettacolo – in prima nazionale dal 17 al 29 novembre al Teatro Ivo Chiesa – si avvarrà di un impianto scenico virtuale che coinvolgerà ogni singolo spettatore in un’esperienza immersiva.

Giorgio Gallione debutta in prima nazionale al Teatro Gustavo Modena dal 14 al 25 ottobre con Tintarella di luna, un viaggio nell’universo di Italo Calvino, da Le Cosmicomiche a Le città invisibili, intrecciando danza, musica e letteratura. In scena gli attori Cristiano Dessì, Rosanna Naddeo, Andrea Nicolini e i danzatori del DEOS Ensemble guidato da Giovanni Di Cicco.

Dal 16 al 25 ottobre al Teatro Eleonora Duse torna in scena Estate in dicembre di Carolina Afrìca Martin Pajares, regia di Andrea Collavino, storia corale e vibrante tutta al femminile, che ha conquistato il pubblico nell’edizione 2019 della rassegna di Drammaturgia Contemporanea. La stessa irresistibile famiglia creata dall’autrice spagnola ritorna con Autunno in aprile, ideale secondo capitolo diretto da Jacopo Maria Bicocchi, in prima nazionale dal 18 al 28 novembre al Teatro Eleonora Duse. L’edizione 2020 della Rassegna di Drammaturgia Contemporanea si completa con Il mercato della carne di Bruno Fornasari, commedia distopica affidata alla regia di Simone Toni, che dirige il gruppo di giovani attori della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” (Sala Mercato, 9-19 dicembre).

Tante anche le ospitalità tra cui troviamo il nuovo spettacolo diretto e interpretato da Jurij Ferrini, I due gemelli di Natalino Balasso, che trasporta Goldoni negli anni ’70 (dal 20 al 25 ottobre al Teatro Ivo Chiesa) e un Romeo e Giulietta dalla prospettiva ribaltata quello in cui i Babilonia Teatri incontrano Paola Gassman e Ugo Pagliai (al Teatro Gustavo Modena dal 27 al 29 novembre).

Interessante l’appuntamento notturno con lo spettacolo A Woman Left Lonely il 3 ottobre a mezzanotte al Teatro Ivo Chiesa. L’omaggio di Maria Grazia Solano a Janis Joplin sarà al centro del primo appuntamento di Happy Theatre Hour, progetto di audience development rivolto al pubblico giovane realizzato dal Teatro Nazionale di Genova con l’Associazione Club Silencio.

Ma senza dubbio l’avvenimento di spicco di questa stagione è il “Premio Internazionale Ivo Chiesa Una vita per il teatro”, naturalmente in memoria del grande uomo di teatro, organizzatore, critico, drammaturgo nonchè direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 2000. Questo premio sarà consegnato nel corso di una serata di gala il 22 dicembre 2020, giorno del centesimo anniversario della nascita di Chiesa. A decidere i vincitori sarà un’autorevole giuria, presieduta dal regista Marco Sciaccaluga, che proprio con Ivo Chiesa ha iniziato la sua carriera teatrale. “Senza Ivo non saremo qua – ha detto Sciaccaluga – Ricordo che quando mi ha chiamato come regista avevo 21 anni. Ho fatto Equs, che ebbe un grande successo, il che ha favorito il mio continuare in questo senso”. Il premio sceglierà di omaggiare personalità consolidate e talenti emergenti, attivi sulla scena europea e mondiale, senza per questo dimenticare gli artisti del territorio. Sciaccaluga ha anche ricordato che l’attività della scuola che dirige è iniziata il 7 settembre, con tutte le adeguate precauzioni Covid.

Ivo Chiesa

Ricordiamo che La stagione 2020/21 del Teatro Nazionale di Genova (di cui il programma completo e maggiori dettagli si trovano sul sito www.teatronazionalegenova.it)vede come partner istituzionali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Genova, la Regione Liguria e la Camera di Commercio di Genova, a cui si affiancano la Fondazione Compagnia di San Paolo e Iren con il loro fondamentale contributo e i sostenitori Coop Liguria, Leonardo, Banco BPM, Elah Dufour Novi, Unipol, Assiteca, e Rhea Vendors.

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