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Mercanteinfiera 2020 a Parma. Torna il bazar delle meraviglie antiquarie e del modernariato

Paperocchio. Titolo della collezione: The Pop Will Eat Himself Collection 50 esemplari, prodotta da Superego editions
Paperocchio. Titolo della collezione: The Pop Will Eat Himself Collection 50 esemplari, prodotta da Superego editions

Torna Mercanteinfiera, il bazar delle meraviglie antiquarie. Dal 3 all’11 ottobre la fiera di modernariato e antichità conferma la sua edizione autunnale, al polo fieristico di Parma. Pronta anche un’esposizione collaterale – The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles – che racconta la moda degli Anni Ruggenti.

Il pezzo unico, la nota di colore, il guizzo nell’uniformità del total look. In un mondo del design che guarda con sempre più convinzione alla creazione di ambienti coordinati, Mercanteinfiera rimane un’enclave eccentrica. Un mercato dove scovare un oggetto inusuale, unico, capace di distinguersi. Sono più di mille infatti gli espositori che presentano le proprie opere di modernariato, antichità e collezionismo. Un evento unico, un bazar delle meraviglie antiquarie – sempre nuove e curiose, nonostante vengano scovate nelle pieghe del passato.

Vaso trapanese del 1850 su coppa in marmo porfido

Meandri da dove non è impossibile riemergere con un radiofonografo di Brionvega insieme a una rara collana in bronzo del IX sec. a.C. Un covo di memorabilia dove convivono un eccentrico tavolo in vetro con foglie in oro e un coloratissimo lampadario chandelier di Murano. Il meglio del modernariato e del design storico-d’autore si incrociano allora nei quattro padiglioni del polo fieristico di Parma, dove sono stati attivato tutti i protocolli di sanificazione e sicurezza previsti dalle Linee guida nazionali.

Dal 10 settembre è invece possibile visitare Mercanteinfiera Teaser, la piattaforma nata in collaborazione con Antico Antico. Qui è possibile visionare i migliori pezzi in anteprima per muoversi poi in fiera per l’acquisto. Del resto sarebbe un peccato perdersi antichi monetieri in avorio e tartaruga, imponenti specchiere neoclassiche e vasi dell’ottocento della tradizione trapanese. E ancora cristalli baccarat, cavet de liqueur, gioielli e moda vintage che da anni appassionano il grande pubblico. Senza dimenticare i mobili e i complementi per la casa realizzati da maestri assoluti come, per esempio, Gio Ponti, Franco Albini,Iosa Ghini, Joe Colombo e Vico Magistretti.

Abito da sera anni ’20 in seta grigio con frange perline e decorazioni floreali

The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles

E come ogni edizione non può mancare un’esposizione collaterale alla fiera. Questo autunno la moda anni ’20 è protagonista assoluta con le sue caratteristiche iconiche: linee geometriche, vita bassa, tagli alla garçonne e paillettes.

A raccontare l’essenza degli Anni Ruggenti è una selezione di oltre 70 pezzi. Accanto ad una serie di abiti d’archivio provenienti dal Museo della seta di Como, Clerici Tessuto e Ostinelli Seta, verranno infatti esposti una molteplicità di accessori d’epoca. Difficile scegliere, tra questi, se affascinano di più i ventagli con le piume di struzzo a minuscole clutch o i rarissimi dischi di vinile a 78 giri.

The Golden Twenties è una mostra che promette di ricostruire l’atmosfera degli anni ’20 evidenziandone le peculiarità stilistiche. Pensiamo, ad esempio, al boyish look di Annemarie Schwarzenbach, poetessa e fotografa svizzera punto di riferimento dello stile androgino, o ai lunghi e tintinnanti sautoir o collane ombelicali come amava chiamarle D’Annunzio per evidenziare il legame sensuale con il corpo delle donne. Donne che sperimentavano per la prima volta l’ebbrezza del divertimento libero da restrizioni. Un passo fondamentale, se vogliamo, lungo il percorso dell’emancipazione definitiva.

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