Ultime settimane d’estate e ultime settimane per visitare “Qui è tutto aperto. Fogli d’acqua” esposizione personale di Serse. In mostra fino al 30 settembre presso la sede romana di Galleria Continua, negli spazi dell’elegante St. Regis Hotel di Roma.
La natura prende il sopravvento all’interno del St. Regis. Un rinoceronte e un triceratopo ne sorvegliano l’ingresso, preludendo alle installazioni permanenti If I died e Teenager, Teenager del duo Sun Yuang & Pen Yu, che arricchiscono la lussuosa hall dell’hotel. Un’atmosfera onirica e -letteralmente- sospesa, dove la commistione tra opere d’arte e arredi restituisce l’impressione di un paradosso surrealista, a primo impatto straniante. Queste premesse conducono agli spazi della nuova sede capitolina di Galleria Continua, inaugurata lo scorso gennaio. L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente smorzato gli animi galvanizzati dalla nuova apertura, ma Galleria Continua ha saputo adattarsi prontamente alle circostanze, riaprendo già nel mese di giugno. Una ripartenza in quarta, con l’inaugurazione il 10 luglio 2020 della mostra “Qui è tutto aperto. Fogli d’acqua”, personale dell’artista di origini venete Serse.
Attivo sulla scena artistica dagli anni Ottanta, Serse è nato nel 1952 a San Polo di Piave, in Veneto. Triestino di adozione, inevitabilmente e irreversibilmente è caduto preda del fascino e del mistero evocati dalle acque del mare Adriatico. Protagonista della sua personale è proprio l’acqua, elemento che più di ogni altro veicola la forza transitoria, dinamica, eternamente mutevole della natura. Eppure, Serse ne riesce a catturare la forma. Quelle che in apparenza sembrano fotografie sono in realtà disegni e testimoniano tanto un sapiente utilizzo quanto una profonda conoscenza della grafite, motivata dalla formazione scientifica dell’artista. Ma le opere di Serse raccontano di un paradosso ben più grande, che supera il mero fraintendimento del mezzo artistico. Con un foglio di carta l’artista vuole comunicare il movimento perpetuo,l’inarrestabile e imprevedibile forza della natura, restituendone l’impressione in un immobilismo vero solo in apparenza: la particolare disposizione delle molecole di carbonio rende infatti la grafite stessa fragile e modellabile, in grado di sfaldarsi ed espandersi, restituendo l’effetto di una stampa fotografica o la sfocatura di uno schermo. Per usare le parole dell’artista, la grafite “permette di sottolineare il gesto tautologico del disegnare e realizzare un’opera che non mente sulla propria natura di puro disegno”.
Varcato l’ingresso della galleria lo sguardo è catturato dall’opera A fior d’acqua (2014), composta da sei pannelli 100 x 142 cm. Accostate le une alle altre, le tavole richiamano alla mente l’immagine di una grande finestra affacciata sul mare, un paesaggio“sezionato” dal reticolo di una grata bianca. È questa l’unica opera che prevede un’ossatura in alluminio, mentre nei nuovi disegni il foglio è esposto direttamente sulla parete, nudo. Persino le macchie di grafite lungo i margini vuoti dei Riflessi di mare(2020) non sono state rimosse, e testimoniano a gran voce l’azione artistica, l’intervento sulla materia, fisico e deciso nella sua delicatezza, distante dalla tridimensionalità fotografica e dalla pura riproduzione. Protagonista delle opere non è solo l’acqua ma l’azione del vento che genera mulinelli, gorghi,increspature e la luce, madre del chiaroscuro che definisce e dona vitaa forme liquide. L’utilizzo del bianco e nero rappresenta un ulteriore filo conduttore tra le opere in mostra. Una sola tela trasgredisce la regola,Veli d’acqua(1998 – 2020), in cui risalta l’utilizzo dell’anilina blu e del pastello bianco.
La forza e l’impatto visivo delle grandi tele non viene meno nelle Cartoline di mare, serie di disegni di piccole dimensioni caratterizzati da una meticolosità raffinata e malinconica. Il riferimento alle cartoline rimanda alla condizione dell’artista, di origini venete ma triestino di adozione, città di cui ha imparato a conoscere angoli e scorci, impressioni “da cartolina”. L’esasperato controllo del gesto genera nelle opere di Serse una trama minuziosa e riporta alla mente il bromuro d’argento delle fotografie di un tempo.
La mostra è aperta al pubblico, previo appuntamento, fino al 30 settembre. In parallelo, Galleria Continua ha inaugurato il 22 luglio un interessante programma di Video Arte, con proiezioni ogni mercoledì alle 19:00,nel suggestivo giardino del Lumen Cocktails & Cuisine del St. Regis.