Video Sound Art festival, per la decima edizione, omaggia Bill Viola con The reflecting pool. Ho ancora tutto da mettermi. Dal 16 settembre al 3 dicembre, il festival presenta un ciclo di mostre monografiche, proiezioni e sonorizzazioni presso le piscine milanesi Romano e Cozzi. Il tema è il paesaggio postmoderno, come luogo mentale più che fisico.
Il titolo è preso in prestito dal capolavoro The reflecting pool (1977-79) di Bill Viola, in cui vediamo una figura camminare, fermarsi sul bordo di una piscina e saltarci dentro, senonché la sua immagine resta congelata a mezz’aria, mentre l’acqua sotto di lui continua a scintillare. Per Viola i video sono l’equivalente della coscienza individuale, un mezzo per illuminare la vita interiore, una trasformazione spirituale. Questi temi, insieme al rapporto tra l’uomo e il mondo e al potere dell’immagine, sono gli interrogativi da cui nasce la decima edizione di Video Sound Art, che dal 2011 sostiene la nascita di nuove produzioni riflettendo sulle trasformazioni del linguaggio installativo come risultato di un processo di ibridazione delle discipline tradizionali: scultura, architettura, cinema, teatro.
L’opera di Bill Viola anticipa e apre ai concetti di dislocazione ed eterogeneità dello spazio: spazio fuori dal tempo e fuori da ogni luogo geograficamente identificabile. Il paesaggio postmoderno: «ho ancora tutto da mettermi» urlava l’uomo post-moderno nel 1985, disegnato tra le pagine di Pier Vittorio Tondelli, combinazioni di immagini e riferimenti al passato e al presente.
PISCINA ROMANO (16 settembre-1 ottobre)
Video Sound Art inaugura presso la Piscina Romano con una mostra monografica (la prima personale in Italia) dell’artista e regista cileno Enrique Ramirez, finalista del premio Duchamp 2020. A spazi reali si sovrappongono segni che li trasformano in spazi concettuali. Visioni oniriche postmoderne. La mostra comprende installazioni, film, sculture, fotografie e brevi tracce radio in un gioco di rimandi e connessioni con riferimento al Cile, al lavoro di Ramirez sull’oceano e alle suggestioni poetiche di Tondelli. Inoltre, esposta vi è anche una selezione a opera dell’artista, di alcuni materiali dell’Archivio del Touring Club Italiano. Quest’anno infatti il Touring partecipa da protagonista dell’open call 2020, invitando artisti, curatori e viaggiatori a costruire narrazioni visive con il materiale d’archivio, dandogli così nuova fisionomia. Il percorso si snoda tra gli spazi della piscina, gli spogliatoi, la vasca (con la suggestiva e insolita presenza di tre schermi a bordo piscina) e la palazzina liberty.
L’opera di Ramirez è accompagnata dalla musica di Gigi Masin: compositore e primo ospite del public program, con il suo ultimo progetto discografico, Calypso. Composto sull’isola di Gavdos – conosciuta anche come Calypso – con le sue sedici nuove tracce evoca un microcosmo per comprendervi un mondo intero. Gavdos è sole, mare e sale. Ramirez e Masin celebrano lo stesso paesaggio postmoderno: oceano, cielo e sole. Tuttavia, il vero paesaggio è quello interiore, frutto dell’esperienza vissuta, l’uno attraversando i territori della Bolivia, l’altro quelli dell’isola greca di Gavdos.
PISCINA COZZI (16 ottobre-16 novembre)
La seconda monografia si terrà invece nell’altra piscina storica di Milano, la Cozzi, e sarà dedicata a Giulio Frigo (1984), a oggi annoverato tra i giovani italiani più promettenti nel campo della pittura. Giulio considera la pittura come atto performativo. Infatti, i suoi dipinti non terminano sulla superficie della tela, bensì si completano nella retina dello spettatore. Questo grazie all’uso di superfici curve e lenti poste tra l’immagine e l’occhio dello spettatore, il quale muovendosi deforma e moltiplica il soggetto ritratto e i suoi dettagli. Luce e superficie non sono mai date per scontate, ma sempre modulate in modo da produrre infinite variazioni.
Insieme alle opere pittoriche dell’artista sono previste sonorizzazioni e una performance live a cura di Sentieri Selvaggi. Un ensemble di musica contemporanea fondata nel 1997 da Carlo Boccadoro, che curerà anche la sonorizzazione dell’opera installata.
Non mancheranno altre occasioni di discussione critica di questi temi, attraverso talk, performance e uno speciale screening program in collaborazione con Cinema Beltrade, Filmmaker Festival, Lake Como Film Festival, Il Cinemino e la casa di produzione milanese Rosso Film. Un ciclo di proiezioni a bordo piscina, per raccontare da più prospettive la dialettica movimento-insediamento, l’esplorazione dell’ignoto, l’esigenza di mettersi in cammino.
Qui di seguito il calendario con la programmazione cinematografica (i film sono in lingua originale e sottotitolati) della Piscina Romano.
Mercoledì 23 settembre
a cura di Cinema Beltrade
h 20.15 | La Memoria dell’acqua di Patricio Guzmàn (82 minuti)
Giovedì 24 settembre
a cura di Cinema Beltrade
h 20.15 | Tony Driver di Ascanio Petrini (73 minuti)
Venerdì 25 settembre
a cura di Rossofilm
h 20.15 | Cortometraggi realizzati da artisti emergenti
Sabato 26 settembre
a cura di Filmmaker
h 20.15 | Leviathan di Veréna Paravel e Lucien Castaing-Taylor (87 minuti)
Domenica 27 settembre
a cura di Il Cinemino
h 20.15 | Velluto blu di David Lynch (120 minuti)