Dopo 17 anni il comune di Milano ha accettato il risarcimento di 229 mila euro per il danneggiamento di “Forme uniche della continuità nello spazio” di Umberto Boccioni
Il bronzo era stato prestato nel 2003 dal comune al Musée d’Ixelles in Belgio per la mostra “Il futurismo italiano 1909-1926. La bellezza della velocità”.
Il danneggiamento era avvenuto il 3 novembre del 2003 quando un dipendente era scivolato sul pavimento e aveva urtato accidentalmente la statua che era caduta a terra. Secondo il Comune il danno subito era in primo luogo “il deprezzamento” dell’opera dovuto alla caduta e lo aveva quantificato in 900 mila euro.
Al termine dell’esposizione la scultura era stata direttamente inviata all’Istituto centrale del restauro di Roma. L’indagine rivelava la permanenza e irreversibilità dei danni causati dalla caduta. Il ministero degli Esteri in un primo momento si era attivato presso l’assicurazione per il risarcimento ma la compagnia assicuratrice aveva contestato subito la richiesta per la mancanza del cosiddetto condition report, il documento sullo stato dell’opera a inizio mostra. Il risarcimento secondo loro poteva essere al massimo di 3mila euro.
Il processo è durato ben 7 anni. Nel 2017 i giudici hanno rigettato la richiesta del Comune perché non c’erano gli elementi per valutare il deprezzamento dell’opera. Il comune, ha fatto ricorso in appello. E così è ripartita la trattativa. Ora il sindaco di Ixelles ha proposto 229mila euro di risarcimento. Si sarebbero dovuti aggiungere 50mila del ministero, che però ha ritirato senza spiegazioni il risarcimento. Sembra che alla fine il comune abbia optato per la soluzione “meglio un po’ che niente”. Così il risarcimento è stato accettato e dopo 17 anni, il caso è chiuso.
L’opera è attualmente esposta al Museo del Novecento di Milano.