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L’Elena di Euripide con la regia di Livermore apre la stagione del Teatro Nazionale di Genova

Elena di Euripide sbarca al Teatro Nazionale di Genova. In scena dal 29 settembre al 12 ottobre

Elena è stato lo spettacolo evento del 2019, capace di stabilire record di incassi in 105 anni di storia dell’Istituto Nazionale del dramma Antico di Siracusa con oltre 70.000 biglietti venduti. Di questo successo si fregia apertamente il regista Davide Livermore da quest’anno anche direttore del Teatro Nazionale di Genova che ha deciso di riproporre il vincente spettacolo in apertura della nuova stagione del suo teatro.

Un teatro che ha tanta voglia di ripartire alla grande come ha detto il presidente Giglio: “Il teatro è stato ibernato per mesi ed oggi siamo qui per risuscitarlo e farlo venire fuori da questo coma profondo. Elena è ancor più in questo caso un simbolo di rinascita. Certo non è bello vedere le platee semipiene, ma non è niente rispetto alla possibilità, che per fortuna c’è stata, della riapertura dei teatri”.

E così tutti pronti in attesa di questa prima che sarà in scena dal 29 settembre al 12 ottobre 2020 al Teatro Ivo Chiesa.

Se vi aspettate che vi parli di com’è la mia regia mi spiace deludervi. Non ho lunghe note di regia da elencare – ha detto Livermore – Elena è una tragedia atipica, e ricordiamo bene che la tragedia non è prosa. La tragedia è la genitrice di tutto. Noi abbiamo fatto un viaggio in cosa rappresentiamo nella memoria di noi stessi. Con la compagnia siamo entrati all’interno del testo per riproporlo in maniera filologica, ma attenzione, impossessandoci del passato per riproporlo con grande consapevolezza. Certamente non escludendo le tecnologia di oggi. Ci sarà per tutto il palco un grande specchio d’acqua. Perchè il riflesso può essere perfetto. In supporto al mio percorso creativo sono state le musiche di Andrea Chenna che sostengono il valore della parola, ed ecco che il mondo già interiore diventa lirico”.

Elena è un’opera articolata e dalle molteplici intonazioni, un testo che affronta temi di eterna verità come la dolorosa condizione del migrante evocata nella fuga su una zattera di Elena e Menelao, il quale afferma che ”i profughi sono una cosa sacra”. Ma vi è anche la denuncia della vanità di ogni conflitto. La guerra di Troia per Euripide è stata combattuta per un fantasma e i vincitori hanno conquistato solo uno spettro.

Protagonista dello spettacolo Laura Marinoni, splendida attrice, indubbiamente perfetta nel ruolo di Elena. “Non conoscevo nessuno quando Livermore mi ha contattata per questo lavoro, né lui, né gli attori della compagnia. Ma posso affermare che è stata una delle esperienze più belle e complete della mia vita di attrice. – ha detto la Marinoni – Fin dall’inizio si è creata tra noi una relazione giocosa. La definirei una grande cavalcata nell’acqua all’insegna della liberazione”.

Attorno allo spettacolo sono previste una serie di iniziative: una tavola rotonda dal titolo ”Traduttori, registi e interpreti del dramma antico” promossa da UNIGE e INDA che porterà a genova importanti studiosi del dramma antico come Walter Lapini e Guido Paduano; la proiezione del documentario “Livermore a Siracusa” di Manuel Giliberti e una serie di video lezioni destinate agli studenti delle scuole organizzate dalla Prof. Margherita Rubino.

www.teatronazionalegenova.it

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