La mostra di Juan Navarro Baldeweg (Santander,1939) – uno degli architetti più originali del panorama contemporaneo internazionale – è in corso a Brescia, nel Museo di Santa Giulia, fino al 5 aprile 2021 per celebrare l’atteso ritorno della Vittoria Alata.
La monografia dal titolo Architettura. Pittura. Scultura. In un campo di energia a processo è pensata come premessa all’imminente installazione della statua romana della Vittoria Alata di Brescia nella terza cella del Capitolium, oggetto di un grande processo di riallestimento da parte dell’architetto e artista spagnolo Juan Navarro Baldeweg.
E’ qui raccolta un’ampia selezione di opere da lui realizzate nel corso della sua lunga carriera; un poliedrico lavoro che consente di percepire le interazioni e le connessioni tra le varie arti.
Perfettamente in linea con il pensiero di Baldeweg le parole del curatore Pierre-Alain Croset:
In un’epoca che premia sempre di più la specializzazione, è raro incontrare architetti che fondano il loro lavoro su una pratica artistica a tutto campo, come avveniva nel Rinascimento e come solo pochissimi architetti hanno saputo fare in epoca contemporanea. Incredibile è la sua capacità rara di saper dialogare con le preesistenze storiche come lo straordinario palinsesto architettonico di Santa Giulia”.
L’opportunità di esporre al Museo di Santa Giulia, originariamente dedicata al culto, favorisce la frequente simbiosi tra arte e religione, unendo così sacralità e scienza. In mostra sono presenti i risultati della riflessione dell’architetto sulle energie naturali come la luce e la gravità (come La columna y el peso, 1973), sui processi organici nella loro doppia manifestazione di creazione e distruzione basati sull’entropia (Marea, 1973), trasformati infine in sculture, dipinti, progetti architettonici.
Appare dunque forte il desiderio di ridurre la realtà complessa a fenomeni essenziali, nell’intento di rendere visibile l’invisibile o sensibili i fenomeni che altrimenti sarebbero passati inosservati.
Il percorso espositivo
Il catalogo delle opere si articola in tre sezioni, quanti sono gli ambiti di sperimentazione e interesse di Baldeweg. Pittura Immagini del fare e dei modi di fare. Scultura Metafore dell’orizzonte e della natura, Visualizzare fenomeni fisici, Il gioco delle ombre, Sculture di equilibrio e gravitazione, Scarabocchi nell’aria, Installazioni di luce, Strutture e unità di luce. Architettura Una casa dentro un’altra casa.
Pittura nel Coro delle Monache
Immagini del fare e dei modi di fare.
I dipinti condividono lo stesso formato quadrato di 2×2 metri e hanno una struttura a stratificazione laminare, frutto di processi casuali e azioni intenzionali. L’incontrollato, come le macchie causate dal rovesciamento diretto della pittura sulla tela, ha un valore figurativo estremamente concreto. Ogni strato di pittura ha invece una sua genesi formale, in pura sovrapposizione e senza mescolanza. L’immagine finale è simile a quella di una formazione geologica composta da una varietà di strati e fuoriuscite di pittura, in una sorta di danza che coinvolge lo spettatore e ciò che osserva.
Scultura nella Basilica di San Salvatore
Nella mostra bresciana trentuno sculture di equilibrio e gravitazione sono presentate su un enorme tavolo, realizzato con travi recuperate, che può essere interpretato come una densa Wunderkammer, che stimola la curiosità dell’osservatore di fronte a strani oggetti inspiegabilmente stabili. Notevole la spettacolare opera di grandi dimensioni come Aro dorado (1999), in cui la posizione decentrata del filo al quale è appeso suscita la sensazione che possa ruotare e cadere, dando invece l’illusione di levitare verso l’alto. Altra opera mirabile è Marea (2020), rifacimento appositamente creato più in grande per la mostra bresciana rispetto alla versione del 1973: qui si fonde il tema della misura del tempo con quello dell’equilibrio, tramite l’ausilio di una candela e due ruote.
Scarabocchi nell’aria
Le “sculture di mano” sono associate da Baldeweg alla nobile pratica della calligrafia orientale, in cui il gesto di scarabocchiare subisce una metamorfosi nella sua traduzione di oggetto tridimensionale e spaziale.
Architettura nella Cripta di San Salvatore
Una casa dentro un’altra casa
Il meraviglioso spazio della Cripta invita a ospitare case ancora più piccole. È un luogo ottimo per presentare insieme vari plastici di architettura, posti alla stessa altezza affinché suggeriscano la visione di una città analoga. Secondo Baldeweg, la vera importanza dell’architettura sta nella sua capacità funzionale di evocare sensazioni ed emozioni essenziali di una vita precedente, come se fosse una casa primordiale, uno strumento musicale il cui scopo sia produrre suoni e musica.
Juan Navarro Baldeweg
Architettura, Pittura, scultura.
In un campo di energia e processo
Brescia, Museo di Santa Giulia
18.9.2020-5.4.2021