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Il grandissimo ritorno della Vittoria Alata a Brescia. Tutte le iniziative culturali dei prossimi anni

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Vittoria alata, Brescia

In occasione del ritorno della Vittoria Alata, une delle più straordinarie statue di epoca romana e simbolo della città di Brescia, è stato realizzato un programma fitto di iniziative culturali che coinvolgeranno l’archeologia, l’arte antica, l’arte contemporanea, il teatro e la fotografia durante la stagione di eventi 2020/2021, promossa del Comune di Brescia e della Fondazione Brescia Musei.

La Vittoria Alata sarà ufficialmente riconsegnata alla città a giugno 2020, dopo un restauro di due anni condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. I complessi lavori svolti sull’opera risalente al secondo quarto del I secolo dopo Cristo hanno coinvolto circa trenta professionisti che si sono dedicati alla conoscenza e alla conservazione del bronzo nelle diverse fasi di pulitura interna ed esterna della struttura e, in seguito, nella stesura di un materiale protettivo.

Il restauro

La ricca stagione culturale inizierà con il riallestimento della Vittoria Alata nella sua nuova collocazione e con l’inaugurazione del nuovo allestimento della sezione romana del Museo di Santa Giulia, dove l’intera area archeologica presenterà reperti inediti antichi accostati a installazioni contemporanee.

Sotto la guida della dama ispiratrice dell’arte verranno svolte iniziative che vedranno coinvolti grandi nomi internazionali, quali Juan Navarro Baldeweg, Marcello Barbanera, Fausto Cabra, Emilio Isgrò, Paolo Tassinari e Francesco Vezzoli.

Vittoria Alata, Brescia

La grande statua alata, che fu amata da Giosuè Carducci e ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III, non solo è una delle opere più importanti della romanità per composizione, materiale e costruzione ma è anche simbolo della città e sarà ora esposta, in un allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg, all’interno del Capitolium, dove nel 1826 venne ritrovata durante gli scavi archeologici assieme ad altri reperti antichi.

Tra le numerose iniziative che anticipano il ritorno della Vittoria Alata in città ci sarà, ad aprile 2020, l’inaugurazione della mostra dedicata all’architetto autore del riallestimento dell’opera: Figure in uno sfondo di energia e di processo. Juan Navarro Baldeweg. Pittura, scultura, architettura, curata da Pierre-Alain Croset. Presso il Museo Santa Giulia saranno esposte opere tra pittura, scultura e architettura che documentano la ricerca creativa di Baldeweg (Santander, 1939) tra le diverse interazioni e connessioni con le arti.

Tra giugno e luglio 2020, presso l’area monumentale del Capitolium e del Museo di Santa Giulia, verrà ospitato lo spettacolo Calma Musa Immortale. Sulle orme della Vittoria Alata, il progetto ideato dal Centro Teatrale Bresciano e dalla Fondazione Brescia Musei con la regia di Fausto Cabra e la drammaturgia di Marco Archetti. Gli spazi del sito saranno trasformati in un grande palcoscenico che proporrà un percorso teatrale che porterà i partecipanti in un viaggio nel tempo tra i reperti archeologici e monumentali.

Capitolium, Brescia © Alfred Seiland

A maggio 2020, in occasione della quarta edizione del Brescia Photo Festival dal titolo Patrimoni, saranno presentate 160 immagini tratte dal lavoro IMPERIVM ROMANVM di Alfred Seiland (Sankt Michael im Lungau, Austria, 1952). L’artista austriaco, che ha viaggiato nei territori in cui si estendeva l’Impero Romano immortalando le diverse interazione tra uomo e rovine, arriva per la prima volta in Italia.

In occasione del Photo Festival saranno anche esposte, a cura dello stesso Seiland e Francesca Morandini, più di 10 immagini scattate a Brescia ad agosto 2019 che riprendono il patrimonio antico della città in diverse stagioni e situazioni e 20 fotografie inedite che l’artista sta realizzando in questi mesi.

Palcoscenici archeologici, Vezzoli

Per il ritorno della statua l’artista bresciano Francesco Vezzoli, uno degli artisti italiani più apprezzati a livello internazionale, ha progettato una serie di interventi curatoriali, radunati in Palcoscenici archeologici, che da luglio 2020 instaureranno una relazione tra le sue sculture, il sito archeologico di Brescia romana e il Museo di Santa Giulia. Le opere condurranno lo spettatore dalla terrazza del Capitolium alla Basilica di San Salvatore, lungo un percorso cronologico che dal I secolo dopo Cristo giunge all’VIII secolo tra cultura romana e longobarda.

A novembre 2020 verrà inaugurata al Museo di Santa Giulia la mostra Vittoria. Il lungo viaggio di un mito, a cura di Marcello Barbanera e Francesca Morandini, che approfondirà il tema della Vittoria nella sua storia e nei suoi aspetti e declinazioni nell’età moderna e contemporanea. Attraverso una serie di opere antiche provenienti dall’area del Mediterraneo e dalle zone più periferiche dell’Impero romano si cambierà radicalmente la percezione che finora si è avuta di questo simbolo.

Infine, per l’anno seguente è in programma un dialogo artistico e monumentale attraverso il linguaggio del grande Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, ME, 1939). L’artista da sempre affascinato dall’antico è già al lavoro per realizzare una grande originale cancellatura sull’icona della Vittoria Alata.

La mostra di Emilio Isgrò farà parte del grande biennio archeologico che attende la città di Brescia che il 25 giugno 2021 celebrerà il decennale del riconoscimento UNESCO del sito, compreso nella rete I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).

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