La redazione di Artslife ha dialogato con Federica Bianconi, Project Manager di CESCOT Veneto e co-cordinatrice di un nuovo progetto tutto al femminile che si terrà in Veneto. O.P.E.R.A, Organisation & Project Management for the Empowerment and Resilience of Artists, è un corso di formazione a titolo gratuito nato da un brainstorming tra un gruppo di donne con ruoli diversi nel mondo dell’arte e dedicato esclusivamente al genere femminile. La scadenza è prevista per il 4 ottobre. Qui il link dove leggere il bando: https://www.cescotveneto.it/corsi/l1-opera/
Redazione: O.P.E.R.A., Organisation & Project Management for the Empowerment and Resilience of Artists è dedicato prettamente alle artiste donne che, generalmente, sia nella vita quotidiana che nel sistema dell’arte risultano sempre vivere una forma di disparità. Qual è l’urgenza contemporanea che spinge a far nascere un progetto di questo tipo?
Federica Bianconi:La Regione Veneto con il bando FSE, “Il Veneto delle donne” intende supportare le donne nei processi di cambiamento,al fine di valorizzarne i talenti e incrementare l’occupabilità.
Il progetto O.P.E.R.A.rafforza gli interventi a supporto delle donne (artiste, creative, operatrici culturali…), aiutandole nella fase di transizione verso il lavoro autonomo nell’arte, nelle industrie culturali/creative o altri settori di frontiera.
Il progetto intende favorire il cambiamento culturale e rafforzare le pratiche di ibridazione delle Arti con le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per garantire nuovi spazi di frontiera ai talenti femminili, anche attraverso il rafforzamento dell’utilizzo di tecnologie abilitanti.
R: Il bando è rivolto non solamente alle artiste donne ma anche a tutte quelle figure che ruotano attorno al mondo dell’arte come curatrici, project manager, ricercatrici, storiche dell’arte, consulenti, assistenti e molte altre, volto a favorire l’autoimprenditorialità e a colmare, magari, alcune lacune derivanti da percorsi universitari teorici. Come sarà strutturato il corso e quanto durerà?
FB:Il progetto mette in campo un percorso formativo di lunga durata: un parterre dilezioni e workshop di ibridazione tra saperi creativi/umanistici/scientifici, seminari creativi digitali, laboratori di narrazione, servizi mirati di consulenza e voucher di connessione, per accompagnare le destinatarie nel mondo del lavoro, artistico, culturale e creativo.
Ogni allieva potrà elevare le proprie competenze per entrare all’interno del rigido sistema del mercato dell’arte, forte delle capacità acquisite di saper gestire ogni aspetto della creazione e dell’opera (creativo, digitale, sociale, giuridico, commerciale, fiscale)di saper tessere relazioni, attrarre risorse e rispondere alle avversità in modo creativo ma organizzato.Saranno inoltre rafforzate le competenze manageriali, al fine di sostenere nuove forme di autoimprenditorialità.
R: Il progetto, di cui Cescot Veneto è capofila, si rivolge a un pubblico femminile, ma nasce anche dalla collaborazione con un team giovane, femminile ed eterogeneo dal punto di vista dei ruoli. Vuoi raccontarci chi sono, com’è nata questa forza tra giovani donne e che ruoli avranno all’interno del progetto?
FB:Nei giorni di lockdown ho dialogato con artiste e curatrici, riordinando sogni e idee. Prima ancora che uscisse il bando si è riflettuto a lungo su come affrontare l’emergenza dell’Arte durante e dopo il virus, su quali modalità adottare per continuare ad esprimersi, quali per riuscire a lavorare e resistere, per valorizzarsi.
Quando la Regione Veneto ha pubblicato il bando si è scelto semplicemente di rispondere ai bisogni emersi durante questi mesi, anche anticipando desideri inespressi ma essenziali per sopravvivere nel Sistema dell’Arte. Ho seguito il coordinamento della progettazione insieme ad Annalisa Arru di Cescot Veneto, occupandomi della stesura dei contenuti insieme a Corinne Mazzoli, Caterina Shanta, Giada Pellicari, Rachele D’Osualdo, Elena Mazzi.
Ogni aspetto progettuale corrisponde quindi a specifiche conoscenze che ciascuna di noi condividerà in fase di docenza, con l’obiettivo di trasferirle alle partecipanti.
R: O.P.E.R.A, oltre a questo team, avrà anche alcuni importanti invitati ospiti, che arrivano da percorsi di collezionismo e imprenditorialità. Chi sono e di cosa si occuperanno?
FB: Il percorso, gestito da me insieme a Raffaella Dezuani, sarà accompagnato da autorevoli esperti del settore culturale, digitale,giuridico, fiscale, imprenditoriale. Si tratta di figure professionali fortemente qualificate nellaproduzione artistica culturale, nell’ innovazione digitale, nel mercato dell’arte, nel rilancio del capitale socialeed economico. Ai docenti sarà chiesto di approcciare la formazione con una logicatrasversale, integrando saperi umanistici e saperi tecnico-gestionali, favorendo pratichecollaborative e di rete, oltre che spazi di confronto intergenerazionali.
Tra gli altri saranno invitati gli Avvocati Davide Milan e Francesco Francica, collezionisti ed esperti giuridici del settore;Stefania Schiavondi Progetto Giovani a Padova;Angela Vettesedirettrice di Iuav Arti Visive, Università di Venezia; Stefano Colettocuratore alla Fondazione Bevilacqua La Masa; Rachele d’Osualdocultural manager con una comprovata esperienza nel settore delle Art BasedInterventions, Giada Pellicari, che si occupa di studi inerenti al mercato dell’arte e al collezionismo; numerosi collezionisti internazionali, italiani e veneti, tra questi il collettivo Frase Contemporary Art. Tra le docenti anche artiste affermate quali: Elena Mazzi, Caterina Shanta, Corinne Mazzoli.
Gli aspetti tecnici, amministrativi, gestionali sono realizzati in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova e la Confesercenti del Veneto.
R: Quest’anno è stato certamente un anno particolare e difficile per il mondo dell’arte, dettato dalla pandemia, il che ha causato slittamenti, rallentamenti e una forte crisi economica. O.P.E.R.A è forse un segno di speranza e di volontà di ripartenza?
FB: O.P.E.R.A. vuole aiutare donne giovani e meno giovani a ripensare il proprio ruolo, ilproprio talento artistico o creativo, la propria predisposizione professionale per sviluppareprogetti imprenditoriali che siano capaci di sostenersi e di rispondere alleesigenze di questo mondo completamente trasformato.
Presupposto delprogetto è riconoscere nell’arte il motore in grado di produrrenuove forme imprenditoriali (Professione Artista).Come sottolinea il Direttore di Cescot, Marco Serraglio “Mai come ora il settore culturale ha risentitodella crisi, ma il Sistema dell’Arte è talmente segmentato perproduzione artistica, definizione dei prezzi e comportamenti diacquisto che per cogliere in questo momento i benefici che siapriranno, è necessario per le artiste approfondirne le regole.
O.P.E.R.A. è volontà di ripartenza. Il segno di speranza sta in chi sceglie di mettersi in gioco”.