In programma per la prossima primavera, la Whitney Biennial, considerata il più importante evento di arte contemporanea degli Stati Uniti, si svolgerà invece dall’aprile all’agosto del 2022
“Volevamo assicurarci che gli artisti avessero lo spazio e il tempo necessari per fare il loro lavoro migliore“. Con queste parole dette al New York Times il vicedirettore e curatore capo del Whitney Museum di New York Scott Rothkopf ha commentato la notizia dello slittamento causa pandemia della Whitney Biennial. Considerata il più importante evento di arte contemporanea degli Stati Uniti. La Biennale, in programma per la prossima primavera, si svolgerà invece dall’aprile all’agosto del 2022. Seguendo le sorti di altre rassegne globali come la Biennale di Venezia o la Biennale di Lione.
Il museo, che ha riaperto i battenti il 3 settembre, darà ora priorità alle mostre rinviate a causa della pandemia, come la prima mostra personale di Salman Toor (apertura 13 novembre), un focus di metà carriera per Julie Mehretu, e un’attesissima retrospettiva di Jasper Johns (anticipata da settembre 2020 a settembre 2021).
Questo nuovo rinvio arriva al culmine di una serie di Biennali del Whitney ritardate o interrotte per diverse ragioni. La settantottesima edizione della mostra fu spostata dal 2016 al 2017 dar modo ai curatori di adeguarsi al nuovo edificio del museo in centro. E l’edizione dello scorso anno è stata turbata dalle proteste contro Warren Kanders, ex vicepresidente del museo.
https://whitney.org/exhibitions/the-biennial