22 ottobre 2020 – Dopo Sotheby’s ieri sera, oggi è stato il turno di Christie’s con le quattro aste di Parigi e Londra che hanno raccolto un totale di $118,447,206
Quattro le aste in sequenza durante la giornata. Si è cominciato a Parigi alle ore 16.00 con l’offerta della collezione del gallerista e mercante d’arte Paul Haim che ha venduto per 20,589,375 euro. A seguire il catalogo ‘Avant-Garde’, alle 18.00, un omaggio al ruolo fondamentale giocato da Parigi nella definizione dei movimenti artistici del Novecento che ha realizzato 18,937,000 euro. Intorno alle 19.00 il martelletto è passato dalla Ville Lumière a Londra, per le tradizionali Evening Sale di ‘Post War and Contemporary Art’ e ‘Thinking Italian’, dedicate all’arte e al design italiani del XX e XXI secolo, che hanno totalizzato oltre 54,5 milioni di sterline.
La collezione privata di sculture moderne e contemporanee della famiglia Haim era composta da 41 pezzi monumentali dalle stime invitanti. Con quasi 20,6 milioni di euro di fatturato e il 100% di venduto, l’asta è stata un successo. Guidata dalla colorata “La Caresse d’un oiseau” di Joan Miró venduta per 4,700,000 euro e dal mobile rosso di Alexander Calder battuto a 2,120,000 euro. Ma sono stati artisti meno noti ad aver brillato. A parte questi due risultati top, hanno colpito le numerose aggiudicazioni ben al di sopra delle stime, alcune raddoppiate e altre triplicate, con la realizzazione di nuovi record, come quelli per Jorge Oteiza a 920,000 euro, Eugène Dodeigne a 93,750 euro, Jean-Michel Sanejouand a 112,500 e Antoine Poncet a 102,500.
Anche l’asta ‘Avant-Garde’, giunta alla quarta edizione, ha voluto ribadire il crescente ruolo della piazza francese. Top price per Pierre Soulages con il grande “Peinture 162 x 130 cm, 9 juillet 1961” che ha raggiunto 5,392,500 euro, non arrivando però alla stima (forse ambiziosa) più bassa di 6 milioni. Zao Wou-Ki, invece, con “310768” ha fatto 2,060,000, oltre la stima più alta di 1,5 milioni.
Molto bene il disegno di Egon Schiele “Liegendes Mädchen mit roter Bluse” che ha realizzato 644,000 euro, quasi il doppio della stima più alta, e “Trüber Aufstieg” di Wassily Kandinsky venduto a 1,160,000 euro affidati entrambi alla maison dalla Deutsche Bank. Il delicato “Portugaise au potiron” di Robert Delaunay (1885-1941) da 600 mila è stato battuto a 1,340,000.
Liegendes Mädchen mit roter Bluse
Price realised EUR 644,000
Estimate EUR 250,000 – EUR 350,000
Trüber Aufstieg
Price realised EUR 1,160,000
Estimate EUR 900,000 – EUR 1,500,000
A Londra, a seguire, le tradizionali Evening Sale di ‘Post War and Contemporary Art’ e ‘Thinking Italian’, dedicate all’arte e al design italiani del XX e XXI secolo, hanno realizzato rispettivamente GBP 49,220,500 e GBP 5,321,250. La prima offriva 28 lotti, di questi 2 sono stati ritirati e due sono rimasti invenduti, tra i quali un lavoro del nostro Rudolf Stingel (400-500 mila).
Nel catalogo di arte contemporanea e del dopoguerra hanno brillato David Hockney e Peter Doig. Dell’ultraottantenne inglese il “Ritratto di Sir David Webster” ha fatto 12,865,000 sterline (era stimato 11- 18 milioni). Il dipinto è un tributo a Webster, ex AD della Royal Opera House, una delle compagnie d’opera principali di Londra. Dipinto nel 1971, raffigura l’uomo nello studio dell’artista, seduto su una sedia “MR” di Mies van der Rohe davanti a un tavolo di vetro. Il ricavato contribuirà al finanziamento della Royal Opera House per “alleviare l’impatto finanziario del coronavirus” e consentirà alla Royal Opera House non solo di sopravvivere, ma di prosperare nella sua programmazione futura.
“La vendita è una parte vitale della nostra strategia di ripresa e i proventi saranno utilizzati per garantire che i più grandi artisti del mondo possano tornare ancora una volta sui nostri palcoscenici” ha dichiarato Alex Beard, attuale amministratore delegato della Royal Opera House. La messa in scena di questo dipinto sembra quasi teatrale, il che pare un giusto tributo. Il ritratto presenta in particolare lo stesso tavolo di vetro del dipinto del 1969 che raffigura Henry Geldzahler e Christopher Scott che è andato in asta (Post-War and Contemporary Art) il 6 marzo 2019 da Christie’s a Londra per 37,661,250 £.
Il top price dell’asta è stato per Peter Doig con la sua iconica “Boiler House” battuta a 13,895,500 £, in linea con le aspettative. Realizzata nel 1993, fa parte della serie della “Concrete Cabins”. Durante gli anni Novanta, Doig dipinge alcune raffigurazioni su larga scala dell’abbandonata Unité d’Habitation di Le Corbusier a Briey-en-Forêt, nel nord della Francia, dando vita a uno dei suoi cicli tematici più distintivi. “Boiler House” è stato incluso nelle retrospettiva della Tate Britain nel 2008.
Aggiudicata ben al di sotto delle stime, a 287,500 sterline, “The Life” di Marina Abramović. Questa è stata la prima opera del suo genere ad essere offerta all’asta e le ha permesso di infrangere il suo record d’asta. Era proposta a 400-800 mila sterline. E’ stata acquistata dalla Faurschou Foundation, una istituzione d’arte che si trova a Copenhagen con spazi espositivi a Beijing e New York.⠀La domanda essenziale alla base è “la presenza può essere trasmessa anche quando l’artista è altrove?” La Abramović ha cercato di rispondere con “The Life”, una fusione di arte e tecnologia che consente agli spettatori di avere un intimo incontro digitale con lei tramite un dispositivo da indossare. La performance vede l’artista attraversare lo spazio interagendo (ma solo in versione digitale) con le persone e con lo stesso spettatore. A differenza della realtà virtuale, la realtà mista consente agli altri visitatori e allo spazio della galleria di rimanere visibili allo stesso tempo, creando un’esperienza interattiva unica.
Realizzati nuovi record per Daniel Richter con il monumentale “Tarifa” (2001) a £1,162,500, per Markus Lüpertz con “Arrangement für eine Mütze I- dithyrambisch (Arrangement for a Cap I- dithyrambic)” a £300,000 e per Steven Shearer con “Brother” (2005), a £125,000.
La quarta e ultima asta, la Thinking Italian, che per la prima volta vedeva coinvolti arte e Design, non è andata bene come sperato: dei 31 lotti offerti, ben 13 sono rimasti invenduti (2 i ritirati). Tra gli unsold eclatanti la “Contraerea” di Pino Pascali, che era stimata 2,5-3,5 milioni di sterline. L’altro grande top lot annunciato prima della vendita, la scultura di Lucio Fontana “Concetto spaziale forma” presentata con la stessa stima, è stato ritirato prima della vendita. Stessa sorte per il tavolo con sedie disegnato da Carlo Mollino per la sala da pranzo progettata per la casa Ada e Cesare Minola, del 1946, che era stimato £1,200,000 – £1,800,000.
Per Fontana non è stata proprio serata. Oltre alla grande scultura spazialista ritirata, era in catalogo con altri 4 lotti. Di questi tre sono rimasti al palo (due tele e una base per una tavolino in ceramica) mentre la piccola ceramica smaltata è stata venduta per 187,500 sterline, al di sotto della stima minima di 200,000.
Questa era la XX edizione dell’asta tematica di arte italiana del XX secolo di Christie’s. Nel corso del tempo si è evoluta. La prima edizione di quella che allora -e per molte edizioni- era nota come Italian Sale risale al 2000. Negli ultimi anni ha cambiato nome -e in parte contenuto- diventando Thinking Italian e unendo nel 2020 arte italiana del XX secolo, in particolare quella degli anni ’50 e ’60, e Design nello stesso catalogo.
Forse i cambiamenti non sono bastati per assicurare il successo alla vendita. Come per le aste di arte contemporanea, che si sono aperte sempre più ad artisti emergenti e non solo agli storicizzati (strategia che sta riscontrando molto successo soprattutto nelle case d’asta più piccole, come Phillips ad esempio) forse anche per le “ex Italian Sale” ci vuole un ulteriore cambiamento, magari guardando anche oltre l’arte italiana degli anni ’50 e ’60.
Non solo unsold per questa sera. Alcuni pezzi hanno visto delle performance eccezionali. Ad esempio il blocco monocromatico di colore azzurro di Alighiero Boetti “Celant” del 1967, un tentativo di immortalare l’allora ventisettenne storico dell’arte italiano Germano Celant morto lo scorso aprile, era offerto a 35-45 mila sterline, ma i rilanci sono saliti fino alla battuta finale di ben 450 mila sterline!
Celant
Price realised GBP 450,000
Estimate GBP 35,000 – GBP 50,000
Tra gli altri lotti che hanno fatto prezzi degni di nota: Mimmo Rotella con il décollages “Un po’ lavorato” a GBP 137,500 (70,000 – 100,000), il Large chandelier di Gio Ponti venduto a 106,250 £ (30,000 – 40,000), una mappa di Boetti aggiudicata a GBP 1,702,500 (800,000 – 1,200,000) e la “Linea m 6,98” di Piero Manzoni a 206,250 (80,000 – 120,000).
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