Troppe persone sul palco per il capolavoro di Puccini, diretto da Emma Dante, che slitterà al prossimo giugno 2021
Il Covid boccia Giacomo Puccini e promuove Marina Abramovic. Qualcuno ne sarà felice, altri meno: ma non si tratta di scelte artistiche, bensì dell’ennesimo provvedimento dettato dalla contingenza pandemica. E in una regione, la Campania, guidata da un governatore notoriamente in prima linea sulla questione. Accade a Napoli, al Teatro di San Carlo, dove il sovrintendente Stéphane Lissner ha appena annunciato che l’attesa “Bohéme” di Puccini diretta da Emma Dante, che avrebbe dovuto inaugurare la stagione venerdì 4 dicembre, slitterà al prossimo giugno 2021. Troppe persone sul palco.
A rimpiazzarla ci sarà la prima italiana dell’opera di Marina Abramovic “7 Deaths of Maria Callas”. Che vedrà Lady Performance nel ruolo di autrice, regista, scenografa e anche attrice. Un racconto multimediale incentrato sulle morti sul palco delle più celebri eroine interpretate dal mitico soprano greco. Nel corpo e nei movimenti di Marina Abramović rivivranno dunque, attraverso le voci di alcune tra alcune tra le più quotate cantanti internazionali, le protagoniste della Carmen di Bizet, dalla Tosca di Puccini, dell’Ave Maria tratta da Otello di Verdi, dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti, dalla Norma di Bellini, dalla Madama Butterfly di Puccini, della Traviata di Verdi.
Ad affiancare la Abramovic per i 90 minuti delo spettacolo, di cui sono previste sei repliche dal 4 al 10 dicembre, ci sarà anche le stella di Hollywood Willem Dafoe. Nato un paio di anni fa per l’Opera di Monaco di Baviera, 7 Deaths of Maria Callas è realizzato in coproduzione fra il Teatro di San Carlo e alcuni dei più importanti teatri al mondo. Dalla Bayerische Staatsoper alla Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera Athens, Liceu de Barcelona, Opéra National de Paris.
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