Storia dell’arte italiana su carta. I disegni della Collezione Ramo volano al Menil Drawing Institute di Houston (Texas) per Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century, prima grande retrospettiva americana sul disegno italiano del XX secolo. In mostra fino all’11 aprile 2021.
Luogo di libertà creativa e sperimentazione, in cui dar forma al proprio pensiero e instaurare un dialogo tra forma e materia, tradizione e innovazione, figurazione e astrazione. Il ruolo che il disegno ha avuto nella nascita di alcune delle più importanti correnti artistiche del secolo scorso è senza dubbio fondamentale, ma, nonostante questo, trascurato. Le opere su carta tendono infatti a essere relegate a un livello gerarchico inferiore rispetto ad altre tecniche, considerate invece più “nobili”. Una prospettiva che invece Silent Revolutions vuole ribaltare.
Organizzata dal Menil Drawings Institute di Huston con la collaborazione della Collezione Ramo, la mostra rappresenta un punto di svolta nel panorama americano, focalizzandosi su un periodo storico poco conosciuto negli Stati Uniti. Fin dal primo dopoguerra, l’Italia è stata investita da un turbinio creativo che portato a soluzioni di ogni tipo, dal futurismo alla metafisica, passando per l’arte povera e il realismo magico. Ad accomunare tutte queste esperienze avanguardistiche, l’uso del disegno come luogo primario di sperimentazione.
Le opere, provenienti dalla Collezione Ramo e della stessa raccolta Menil, forniscono una panoramica del variegato panorama culturale italiano e delle varie tecniche con cui gli artisti si sono confrontati, dal collage agli acquerelli, dalla gouache ai pastelli.
Afro, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Jannis Kounellis e Carol Rama sono solo alcuni dei nomi che si alternano tra i corridoi del Drawing Institute, edificio costruito nel 2018 e appositamente progettato per garantire una perfetta esposizione e conservazione delle opere su carte.