Milano e Londra. Sono le capitali dell’arte che, grazie all’online, Sotheby’s (www.sothebys.com) unisce con il filo rosso dell’italianità. Mercoledì 9 si chiude la “Contemporary Art London” con opere di Eddie Martinez, Richard Prince e Damien Hirst. Le stime sono attrattive, partono da 400 sterline. La copertina del catalogo è dedicata a un brillante e luminoso lavoro di Marcello Lo Giudice (Taormina, 1957), protagonista della nuova frontiera dell’Informale. Da qualche anno le sue opere si trovano sempre più spesso in importanti collezioni. E’ stato definito dal critico Pierre Restany “pittore tellurico” per il suo legame viscerale con la materia che fonde nelle sue pitture monocromatiche con la luce, per creare astratti paesaggi geologici e ultraterreni. In asta “Yellow Orange Vulcan” del 2018 è stimato 15-20 mila sterline. Qui il link dell’opera. E’ stata alla fine aggiudicata a 25,200 sterline. Clicca qui per vedere
A Milano invece Sotheby’s archivia i buoni risultati della “Contemporary” che ha realizzato 7.828.760 euro. Morandi e Schifano hanno guidato la top ten, con una natura morta da oltre 823 mila euro e uno smalto del 1965 da 678 mila (il doppio della stima più alta). Ora, da giovedì 10 sino al 17 dicembre, arriva la prima edizione italiana di “Contemporary Curated”. Il format di un’asta co-curata da personalità di spicco. Tra i lotti, una selezione eclettica di opere dal dopoguerra ad oggi: Carla Accardi, Fausto Melotti, Luigi Ontani, Shozo Shimamoto, Sam Francis, Robert Rauschenberg e la generazione di artisti emergenti, tra cui Matt Mullican, Inka Essenhigh, Marcel Dzama e Pascale Marthine Tayou.