Dopo due anni di restauro, la Vittoria Alata, straordinario esempio bronzeo di età romana e simbolo della città di Brescia, torna a casa accolta dal nuovo allestimento – progettato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg– all’interno del Capitolium nell’area archeologica Brixia – Parco Archeologico di Brescia Romana. Un ricco palinsesto di iniziative espositive accompagnerà il ritorno della Vittoria Alata, fino all’estate del 2022.
La Vittoria Alata fu rinvenuta nel 1826 insieme ad altri resti di età imperiale e a centinaia di reperti bronzei, in un’intercapedine dell’antico tempio della città. Realizzata con la tecnica della fusione a cera persa indiretta, è databile all’incirca al I secolo d.C. La scultura è stata sottoposta a un’operazione di restauro e di ricerca che ha coinvolto circa trenta professionisti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Grande cura è stata dedicata alla realizzazione di un nuovo supporto, altamente tecnologico, interno alla statua per sorreggere le ali e le braccia. Queste infatti furono trovate staccate dal corpo nel 1826 e fino a due anni fa erano sostenute da un dispositivo ideato nell’Ottocento.
Per il ritorno della Vittoria Alata nel Capitolium dell’antica città romana di Brixia, l’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg (1939) ha progettato un allestimento capace di leggere il complesso come opera d’arte totale, in cui il rispetto dei criteri conservativi, illuminotecnici e tecnologici si sposa con la cura dei materiali. Per il nuovo Capitolium è stato scelto un pavimento in terrazzo veneziano –tipico dei tradizionali pavimenti romani- mentre la statua è stata collocata su di un piedistallo cilindrico in pietra di Botticino. La sua sicurezza è garantita da una piattaforma antisismica progettata ad hoc. Il resto dello spazio dell’antico tempio romano accoglie un tavolo-vetrina in cui sono conservati gli altri resti ritrovati insieme alla Vittoria del 1826.
Per festeggiare la Vittoria Alata, la Fondazione Brescia Musei ha studiato un ricco palinsesto di eventi espositivi al Museo di Santa Giulia e al Capitolium, inaugurato già nell’estate del 2019, nell’ambito del Brescia Photo Festival, con la mostra Dea. La Vittoria alata dalle immagini d’archivio a Galimberti, che ne ripercorreva la storia fotografica. Di recente si è anche inaugurato l’intervento di Emilio Isgrò nella stazione metropolitana di Brescia; un omaggio alla Vittoria Alata, la cui sagoma si eleva tra i versi dell’Eneide cancellata. Seguiranno poi una serie di altri progetti espositivi fino all’estate del 2022, che testimoniano il continuo dialogo tra il patrimonio storico e la contemporaneità, in un intrecciarsi di linguaggi e riflessioni. Infine, il progetto sulla Vittoria Alata ha dato vita a un ricco apparato editoriale.