A Sipicciano, nel viterbese, l’artista romano ricrea la toponomastica con denominazioni prese dal web: Whatsapp, Fastweb, Internet, Instagram, Twitter, yahoo, Facebook, Youtube
“Non vuole essere un inno ai social, ma una presa di coscienza del grande potere che internet esercita nella nostra società”. Mette subito in chiaro i fondamentali, il curatore Antonio Arévalo, nel presentare Nuove direzioni, l’intervento dell’artista Simone Marini nel borgo di Sipicciano, nel viterbese. Un provocatorio progetto che propone un nuovo modo di percepire lo spazio, in questi tempi difficili di Pandemia da Covid: presentando una nuova toponomastica nella segnaletica stradale del centro, con denominazioni prese dal web: Whatsapp, Google, Fastweb, Internet, Instagram, Twitter, yahoo, Facebook, Youtube.
“La piazza, che era luogo di incontro, oggi è sostituita da una spazio virtuale”, puntualizza Arevalo; “la via, che era un riferimento, oggi è un punto su una mappa interattiva; l’indirizzo è diventato per lo più un www; le relazioni sono gestite attraverso app per incontri e l’istantaneità della messaggistica on line ha generato uno spazio di informazioni e di scambio dati che viaggiano su nuove vie di comunicazione eteree e universali”.
Nuove direzioni, appunto: che invitano il passante ad uscire dall’isolamento domestico, favorendo però la fruizione dell’arte nel rispetto delle distanze sociali. “Perché l’arte e la contemporaneità sentono – mai come in questo momento – la necessità di sperimentare, lasciare le città e non farsi relegare nelle gabbie di una normativa culturale e sociale che dispone falsi bisogni, falsi valori, volti solo e semplicemente ad attuare un controllo costante dell’immaginario”, chiosa il curatore.
“L’opera così mette mano alla distribuzione spaziale fatta di strati di comunicazione che si aggiungono al sistema sociale e che nella forma di ‘nuove direzioni’ danno voce a nuovo sistema identitario”. L’intervento di Simone Marini, cinquantenne autodidatta romano, resterà visibile a Sipicciano fino al 10 gannaio: qui una galleria fotografica…
