L’illustratore e scenografo Pierre Le Tan scomparso nel 2019 a 69 anni, ha lasciato una collezione d’arte, proveniente dal suo appartamento parigino, eclettica e originalissima che andrà in asta da Sotheby’s a marzo
La casa d’aste Sotheby’s batterà in asta la raccolta di Le Tan il 16 marzo (accompagnata da un’asta online dal 9 al 17 marzo). Sono circa 400 lotti tra mobili, argenti, vetri e ceramiche, arte islamica, arte africana, libri, manoscritti e tessuti. L’asta porterà per la prima volta sul mercato 40 rari disegni dello stesso Le Tan. Tra i punti salienti del catalogo, un ritratto di Le Tan di David Hockney (30-50 mila), un bizzarro paio di scarpe Pierre Cardin a forma di piedi degli anni Ottanta (800-1.200 euro)e un calco in gesso degli anni ’30 della mano sinistra di Stephen Tennant “Bright Young Thing” (100-150 euro).
Nato nel 1950 a Neuilly-sur-Seine vicino a Parigi, Le Tan era figlio del pittore vietnamita Lê Phổ e di Paulette Vaux, giornalista francese per le riviste Time e Life. E’ stato un talento precoce: dopo aver inviato alcuni dei suoi disegni al New Yorker all’età di 17 anni, a 19 anni la rivista aveva già pubblicato due delle sue copertine. Lì inizia la sua carriera durata ben 50 anni: il suo lavoro sarebbe stato pubblicato dal New York Times Magazine, Vogue, Tatler Magazine e The World of Interiors, tra gli altri, e utilizzato in campagne pubblicitarie, come Lanvin e Gucci, per riviste di moda.
Le Tan ha parlato di “nostalgia per i periodi passati” e questo informa sia la sua collezione che i suoi stravaganti disegni cinesi a inchiostro pastello e acquarello, intrisi di un pizzico di surrealismo.
Tra le massime di Le Tan ricordiamo questa che ben si addice alle sue opere: “Un saggio collezionista compra sempre fuori dal mainstream”. Lui stesso parla così della propria raccolta: “La collezione che conosco meglio e di cui mi è più difficile parlare è ovviamente la mia. È sfuggente. Ho posseduto, direi, migliaia di oggetti. Anche se oggi la maggior parte di loro sono solo souvenir, io continuare a cercare, trovare, acquisire. L’acquisizione è essa stessa la cosa più importante, per qualche misterioso motivo, come quello di un giocatore che lancia i dadi. L’idea della speculazione non mi è mai passata per la mente, né quella della decorazione. Per me collezionare è sia indispensabile che del tutto inutile” (Pierre Le-Tan, Quelques collectionneurs, Flammarion, 2013)
Sul New York Times Daniel E. Slotnik ha scritto di lui quando è morto “I disegni di Le-Tan, di solito resi con meticolosi tratteggi a inchiostro e acquerello, raffigurano spesso interni popolati da oggetti interessanti, talvolta accompagnati da figure umane statiche. Quasi tutto il suo lavoro condivide una sensibilità delicata che invita a uno sguardo più attento, anche quando l’argomento in un primo momento appare banale”.
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L’eclettico mix della collezione di Le Tan ha ispirato una mostra nel 2018 alla Tristan Hoare Gallery di Londra intitolata “The Collection of Monsieur X”. L’esposizione includeva le sue opere d’arte, appese in stanze fatte per assomigliare al suo appartamento parigino e decorate con oggetti della sua collezione.
Le opere in asta:
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Collection Pierre Le-Tan, Part I
Live Auction: 16 March 2021 • 14:00 CET • Paris
Collection Pierre Le-Tan, Part II
Bidding Opens: 9 March 2021 • 15:00 CET • Paris