Print Friendly and PDF

Agli albori del genio. L’Autunno di Pietro e Gian Lorenzo Bernini in asta da Sotheby’s

Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, Autunno (dettaglio), 1615-1618 circa. Sotheby's
Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, ‘Autunno’ (dettaglio), 1615-1618 circa

Bernini non diventò Michelangelo perché neanche Michelangelo, se fosse nato allora, sarebbe diventato Michelangelo. Ma come lui era un lavoratore infaticabile ed esigentissimo, mai soddisfatto di quel che faceva, e infatti lo disfaceva e rifaceva continuamente. Passava notti intere a correggere un naso, a limare una fronte, a scavare una ruga” (Indro Montanelli e Roberto Gervaso*)

Il 29 gennaio a New York andrà in asta da Sotheby’s Autunno’, una scultura realizzata da Gian Lorenzo Bernini e da suo padre Pietro, parte dalla collezione di Hester Diamond. Stima 8 – 12 milioni di dollari

Pochi artisti hanno cambiato la storia dell’arte in modo così drammatico come Gian Lorenzo Bernini (1598-1680). Anche durante la sua vita fu acclamato come il più grande scultore dai tempi di Michelangelo. Sin da giovane, Gian Lorenzo era considerato un prodigio, un genio eclettico con un’abilità oltremodo per la sua età.

Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, Autunno (dettaglio), 1615-1618 circa
Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, ‘Autunno’, 1615-1618 circa

L’Autunno – parte della collezione Diamond – fu scolpito quando Gian Lorenzo aveva tra i 17 e i 20 anni. Poco tempo dopo – a soli 22 anni – iniziò a lavorare su Apollo e Dafne, una delle sue sculture più celebri presente nella Galleria Borghese. Bernini innalzò la scultura a un livello inimmaginabile prima di allora e diede vita a un nuovo movimento estetico che dominò l’arte europea: il Barocco.

Autunno tradisce l’abilità virtuosa del giovane genio che ha rivoluzionato la sensibilità manierista antiquata di suo padre. Un lavoro di perforazione di tale spontaneità e varietà non si trova nelle sculture di Pietro, o addirittura in quelle di alcun artista prima di Gian Lorenzo Bernini” (Sotheby’s)

Autunno, maestosa statua in marmo, si presenta nelle vesti di un barbuto uomo dei boschi. E’ una delle poche sculture create dalla collaborazione di Gian Lorenzo e di suo padre Pietro. Scolpito intorno al 1615-1618, quando Gian Lorenzo era ancora troppo giovane per assumere incarichi indipendenti, Autunno fu realizzato per il principe Leone Strozzi, uno dei primi mecenati del Bernini a Roma. Il dinamismo e l’espressività della figura mostrano l’abilità virtuosa dell’artista: questa audace figura in marmo rappresenta il momento in cui il giovane scultore iniziò a eclissare suo padre per perizia e dinamismo.

Pietro Bernini and Gian Lorenzo Bernini (Sesto Fiorentino 1562 –1629 Rome | Naples 1598–1680 Rome) Autumn, Rome, circa 1615-1618 marble height 49 ½ in.; 125.5 cm. Estimate: 8,000,000 – 12,000,000 USD
Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, ‘Autunno’, Roma, 1615-1618 circa. Altezza statua: 125,5 cm. Prezzo stimato: dagli 8 ai 12 milioni di dollari.

Il rapporto di Gian Lorenzo con il padre si è rivelato significativo quando Federico Zeri scoprì nel 1966 le Quattro Stagioni Aldobrandini, una serie di allegorie in marmo rappresentanti le quattro stagioni, probabilmente commissionate dal principe Leone Strozzi per la sua villa sul Colle Viminale a Roma. Inoltre la scoperta di documenti appartenenti alle commissioni del Bernini da parte di Maria Barbara Guerrieri Borsoi ha ampliato la nostra conoscenza dei primi lavori di Gian Lorenzo, così come importanti mostre tra le quali le recenti alla Galleria Borghese di Roma nel 2018, a cura di Andrea Bacchi e Anna Coliva, e la mostra del 2020 su Caravaggio e Bernini. Uno spaccato sulla Roma del primo barocco è stato esposto al Kunsthistorisches Museum di Vienna e al Rijksmuseum di Amsterdam, curato da Frits Scholten. Sia Bacchi che Scholten hanno dato grande rilevanza all’Autunno con svariate pagine dedicate a questo lavoro in marmo.

Il primo decennio della carriera di Gian Lorenzo Bernini – dal 1609 circa al 1619 – illustra la notevole crescita di questo artista multisfaccettato. Nei primi anni lavora con il padre ad una serie di sculture ideate da Pietro ed eseguite insieme dai due, tra cui Priapo e Flora, prima situati a Villa Borghese e oggi al Metropolitan Museum of Art; Un fauno preso in giro da bambini sempre al Met; le Stagioni Aldobrandini oggi a Villa Aldobrandini; Putto su un Drago, ora al Getty Museum di Los Angeles.

Priapo e Flora
‘Priapo e Flora’
'Un fauno preso in giro da bambini'(dettaglio)
‘Un fauno preso in giro da bambini’ (dettaglio)
Interessanti similitudini tra 'Un fauno preso in giro da bambini' e 'Autunno' di Bernini
Interessanti similitudini tra ‘Un fauno preso in giro da bambini’ e ‘Autunno’

Il principe Strozzi, capo di una delle più ricche famiglie di banchieri di Firenze e Roma, fu un grande mecenate nella vita di Gian Lorenzo e possedeva molte delle prime opere dei Bernini: come rivelano sia Bacchi che Scholten, gli inventari di Villa Strozzi registrarono loro sculture, Autunno compreso, che è chiaramente identificato nell’inventario del 1652. L’Autunno era esposto nella ‘sala’ – la più importante stanza del palazzo – ed era posta su una colonna di alabastro invece che di legno, a differenza delle altre sculture della villa – tra cui le Quattro Stagioni – che erano esposte su piedistalli lignei. Tutto ciò a riprova del fatto che l’Autunno della collezione Diamond è stato tenuto in grande considerazione ben prima che Gian Lorenzo raggiungesse la piena maturità e l’indipendenza artistica.

Strozzi raccolse anche una considerevole collezione di sculture antiche, da cui derivò il suo desiderio di possedere opere ai tempi “moderne”, tra cui le sculture del Bernini. Alcune furono collocati nei giardini e giustapposte a sculture antiche legate iconograficamente.

Pietro Bernini and Gian Lorenzo Bernini, 'Autunno', Roma, 1615-1618 circa. Altezza statua: 125,5 cm. Prezzo stimato: dagli 8 ai 12 milioni di dollari.
Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, ‘Autunno’, Roma, 1615-1618 circa. Altezza statua: 125,5 cm. Prezzo stimato: dagli 8 ai 12 milioni di dollari.

Analisi dell’opera 

L’imponente presenza e l’audace dinamismo di questa figura accattivante sono sottolineati dalla mirabile perforazione dei frutti e del fogliame che abbelliscono la testa, nonché dalla spinta energica di lato e dall’atteggiamento quasi animato. C’è un’irrequietezza che genera increspature di luci e ombre sulla superficie marmorea, creando un’immagine vivace in continua evoluzione. Un lavoro così spontaneo e variegato non si trova nelle sculture di Pietro né in quelle di nessun artista prima di Gian Lorenzo.

La statua sembra come camminare in avanti e protendersi verso l’alto: tutto il corpo è disteso, la schiena inarcata, la testa è sollevata e girata, stringendo un ramo per portare alla bocca un frutto maturo. L’intera figura si muove in una traiettoria chiara, continua, ascendente. Mentre Primavera, Estate e Inverno si presentano allo spettatore in una posa statica, l’Autunno è l’unica stagione del Bernini che avanza energicamente, invitando apparentemente lo spettatore a osservarlo da diverse angolazioni e ad ammirare il suo movimento contrapposto di braccia e gambe. Non c’è opera in una posa altrettanto dinamica nel corpus delle opere del padre Pietro.

La statiticità delle altre Stagioni rispetto all'Autunno
La staticità delle altre Stagioni rispetto all’Autunno

E’ interessante notare come vi sia una scultura in una posa quasi identica all’Autunno, sempre di Gian Lorenzo: la scultura presente nella Fontana del Moro in Piazza Navona a Roma del 1653, opera risalente al periodo maturo del Bernini. Se confrontate di profilo, le due statue sono molto simili. Il terreno in forte pendenza sotto i piedi, il posizionamento delle gambe, la spinta in avanti dell’addome, la parte superiore del busto all’indietro e la rotazione della testa sono estremamente somiglianti. L’Autunno della collezione Diamond prefigura chiaramente i lavori più adulti della carriera di Gian Lorenzo.

La Fontana del Moro di Piazza Navona e le evidenti similitudini con l'Autunno di Bernini
La Fontana del Moro di Piazza Navona e le evidenti similitudini con l’Autunno di Bernini

Gian Lorenzo è stato un bambino prodigio al pari di Mozart. E, come avvenne per Mozart, il padre gli insegnò il suo mestiere, rendendosi conto che il figlio lo superava per capacità artistiche e aiutandolo nonostante ciò con devozione paterna. L’Autunno della collezione Diamond incarna il momento in cui Gian Lorenzo sboccia e trova la sua voce creativa mentre è ancora sotto la tutela del padre: l’iconografia conserva ancora elementi delle opere di Pietro, ma l’audace composizione e l’intaglio virtuoso dei frutti testimoniano tutti gli albori del genio di Gian Lorenzo.

Pietro Bernini and Gian Lorenzo Bernini, 'Autunno', Roma, 1615-1618 circa. Altezza statua: 125,5 cm. Prezzo stimato: dagli 8 ai 12 milioni di dollari.
Pietro Bernini e Gian Lorenzo Bernini, ‘Autunno’, Roma, 1615-1618 circa. Altezza statua: 125,5 cm. Prezzo stimato: dagli 8 ai 12 milioni di dollari.

[…] il pregio maggiore del suo scalpello, con cui vinto aveva le difficultà di render il Marmo pieghevole come la cera”. (Filippo Baldinucci su Gian Lorenzo Bernini)

www.sothebys.com

 

* In “Storia d’Italia. Vol. 5: L’Italia del Seicento (1600-1700)”,  Indro Montanelli e Roberto Gervaso 

 

Commenta con Facebook