Nel Quarto Stato, in libreria un’indagine interdisciplinare sull’opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo
Nel Quarto Stato, volume a cura di Anna Galli, Rita Capurro e Gregorio Taccola (Nomos Edizioni), è un’ampia ricerca che approfondisce la celebre opera di Pellizza da Volpedo in ogni sua dimensione: dal significato che trasmette al pubblico (sia quello passato che quello contemporaneo) alla capacità dei materiali di attraversare il tempo.
Il libro è il risultato di un lavoro di ricerca interdisciplinare ed è stato ideato da curatori provenienti da ambiti scientifici molto diversi tra loro. Da dove viene? Dove è? Dove sta andando Quarto Stato? A queste domande vengono affrontate da tutte le prospettive disciplinari, partendo dalla relazione dell’autore col contesto storico (geografico e culturale), seguendo poi gli spostamenti dell’opera fino all’allestimento attuale al Museo del Novecento.
Lo spazio museale dove è esposto Quarto Stato è un ambiente complesso che influenza la fruizione dell’opera e che si esplica nelle interazioni permanenti tra condizioni ambientali e superficie pittorica, ma relazione anche immateriale, perché lo spazio del museo conferisce esso stesso significato all’opera, collocandola in una gerarchia simbolica e inserendola in un percorso narrativo più ampio.
Conservazione e fruizione. La forza del Quarto Stato può resistere nel tempo ache grazie a accorte strategie di conservazione e valorizzazione legate proprio allo spazio espositivo: la tutela dell’aspetto materiale dell’opera deve essere accompagnata dall’attenzione per il pubblico, contemporaneo e futuro. I contributi raccolti in questo volum offrono elementi e spunti di riflessione per raggiungere questo duplice obbiettivo.
Il risultato di questo lavoro (con ricerche condotte in archivi, biblioteche, laboratori e sul campo) è presentato con interventi sintetici ed eterogenei, di impianto scientifico ma di taglio divulgativo. Lo scopo è quello di trendere una ricerca specialistica facilmente fruibile anche al di fuori dell’ambiente accademico, incontrando quindi l’interesse di un pubblico più ampio.
“Capita solo alle opere iconiche il destino di essere copiate, rivisitate, ripensate, qual che volta anche “profanate” da altri artisti o da provocatori della grafica pubblicitaria. […] Anche per le opere del secolo scorso o del tardo ‘800, non sono mancate occasioni di reinterpretazioni artistiche di quadri celebri e tra questi una posizione unica la occupa Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, cui è toccato in sorte un numero di “riletture” e di parodie come forse a nessun altro quadro dell’arte italiana (e probabilmente europea) degli ultimi due secoli“.
Alla realizzazione del libro hanno partecipato più di quaranta autori: ricercatori di quattro dipartimenti dell’Università Milano-Bicocca, del IBFM-CNR e del dipartimento di fisica della Statale di Milano, insieme, fra gli altri, al personale scientifico e tecnico di importanti operatori nell’ambito dei beni storico-artistici: Arterìa (capofila del progetto Mobartech), Space, Eucentre, XGLab.
Un viaggio con e dentro il quadro. Gli approfondimenti uniscono competenze umanistiche e scientifiche, e indagano l’opera in ogni suo sapetto: dalla sua ideazione alla sua attuale collocazione, nelle sue componenti materiali, incluse le fragilità, sempre in dialogo con la sua forza simbolica. Accanto alla rilevanza scientifica dei contributi, va sottolineato l’apparato iconografico che esplora l’opera di Pellizza attraverso numerosi dettagli inediti.