Inaugurata pochi giorni prima del lockdown di marzo, dopo decenni di abbandono, la Casa degli artisti è oggi in una situazione di difficoltà causata dall’impossibilità di svolgere le proprie attività. Per questo ha lanciato il il suo primo crowdfunding: “L’arte è un bene comune”
Difficile pensare a un anno più complicato di questo per un’istituzione appena riaperta al pubblico come la Casa degli artisti. Eppure, nonostante tutto, le attività non sono mancante. Come il dodicesimo atelier: una riproduzione virtuale in tre dimensioni dell’edificio in cui gli artisti avevano a disposizione un ulteriore spazio dove realizzare le proprio opere. Ma il tempo trascorso è tanto, ormai più di un anno è passato dal giorno dell’inaugurazione e il futuro è ancora molto incerto; per questo la Casa degli artisti ha deciso di lanciare la sua prima campagna di crowdfunding, intitolata “l’arte è un bene comune”. L’obiettivo è quello di consolidare un pò la prospettiva di lavoro: “sostenere questo progetto – commenta il team di lavoro di Casa degli Artisti – significa contribuire all’esistenza e alla vitalità di un bene comune della città, ricevuto in dono 110 anni fa. Sappiamo poco del nostro futuro, ma è certo che non si può volere una città senza luoghi per le arti e la cultura.”
I primi a contribuire a questa campagna di sostegno sono stati gli artisti stessi. Sulla piattaforma Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, chiunque è interessato a partecipare troverà poster, multipli o opere d’artista in edizione limitata di Camilla Alberti, Sergio Breviario, Pietro Coletta, Michele Guido, Chiara Longo Rebecca Moccia, Luca Pozzi, Eleonora Roaro e Filippo Romano. Ma è anche possibile fare offerte libere o aggiudicarsi merchandising dell’istituzione. Il crowdfunding è stato lanciato lo stesso giorni in cui gli artisti in residenza hanno potuto rientrare nel proprio atelier nella Casa degli artisti. La campagna resterà aperta per 45 giorni, 45 giorni di riattivazione, lavoro, ricerca. 45 giorni che saranno affiancati da una campagna programmazione e di comunicazione online, grazie anche all’endorsement di artisti e di personaggi della cultura.