Il legame tra la scrittrice e drammaturga George Sand, pseudonimo di Amantine Aurore Lucile Dupin, e i Pirenei, dove la natura allo stato grezzo le ha permesso di liberare la sua piuma. Un invito al viaggio nel documentario di Arte in italiano.
Indiana, Lélia, Consuelo, La palude del diavolo, La piccola Fadette, François le Champi, Storia della mia vita. Sono solo le opere più illustri tra quelle scritte nel corso della sua carriera da George Sand, considerata tra le autrici più prolifiche della storia della letteratura. La scrittrice, che si distinse nel mondo della letteratura per la mentalità aperta, decisamente rivoluzionaria per l’epoca, fu autrice di romanzi, novelle e drammi teatrali.
Nota anche per le sue relazioni amorose e le amicizie importanti (Franz Liszt, Frédéric Chopin, Honoré de Balzac, Eugène Delacroix e molte altre), fu un’intellettuale di spicco, rispettata persino in un ambiente misogino quale poteva essere la Parigi del XIX secolo. Ma fu l’incontro con la natura di Cauteret, stazione termale incastonata tra i Pirenei, a rappresentare la vera svolta della sua vita.