Punto di svolta degli ultimi anni del Caravaggio, con le sue luci e la sua atmosfera religiosa Malta ispirò alcuni capolavori del maestro del chiaroscuro. Un invito al viaggio nel documentario di Arte in italiano.
Arcipelago sospeso tra la Sicilia e la costa del Nordafrica, Malta fu teatro di uno degli eventi più misteriosi della storia dell’arte: gli ultimi giorni della vita di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Arrivato a La Valletta nel 1607, aspirava a diventare Cavaliere di Malta per ottenere l’immunità. Su di lui, infatti, pendeva ancora la condanna alla decapitazione in quanto sospettato di omicidio.
Qui, l’attività di pittore proseguì: nel 1608 dipinse la Decollazione di san Giovanni Battista, il suo quadro più grande per dimensioni, tuttora conservato nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta. Nel 1608, su commissione del Cavaliere fra’ Francesco dell’Antella, amministratore di Alof de Wignacourt, Caravaggio dipinse l’amorino dormiente, oggi conservato nella Galleria Palatina di Firenze. La tela è firmata e datata sul retro: «M.M. di Caravaggio, Malta, 1608». Sempre nel 1608, realizzò il San Girolamo scrivente, conservato nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta.